I giovani veneziani rispondono
presente all'appello dello sciopero globale per il clima
'Fridays for future', organizzato questa mattina a livello
nazionale dalle reti studentesche. Erano circa in 400 attorno
alle 9.30 in piazzale Roma, con cartelli e striscioni
inneggianti alla salvaguardia dell'ambiente, ma il numero dei
partecipanti è cresciuto costantemente con il passare dei
minuti.
"Abbiamo deciso di essere qui, perché come diciamo da tanto
tempo siamo arrivati a un punto di non ritorno e non ne possiamo
più - dicono gli attivisti -. Siamo stanchi dell'immobilismo
davanti alla crisi climatica. Siamo a Venezia, una delle città
che subirà per prima gli effetti del cambiamento climatico e non
possiamo stare con le mani in mano". Dopo il sit-in ai piedi del
ponte di Calatrava, gli studenti si muoveranno lungo Strada
Nuova: "L'intenzione, - spiegano - è quella di arrivare sotto
Ca' Farsetti (sede del Comune). Il pianeta può cambiare solo da
noi giovani, perché chi sta seduto negli uffici deve capire che
il pianeta sta morendo e siamo noi quelli che avremo il compito
di cambiare il mondo".
Dispiegamento di forze dell'ordine per garantire la sicurezza
della manifestazione: erano circa una ventina i carabinieri in
antisommossa distribuiti sul ponte di Calatrava e davanti al
Palazzo Grandi Stazioni, supportati dagli agenti della polizia
locale, impegnati nel far rispettare l'ordine e il
distanziamento sociale.
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