Con l'agricoltura biologica alla
conquista dei mercati: Rigoni di Asiago, società specializzata
in marmellate e creme spalmabili di origine biologica, cresce
sia in patria che all'estero. Lo stabilimento di Asiago
(Vicenza) impiega 110 addetti e ha chiuso il 2017 con un
fatturato di 138 milioni (+13%), e l'azienda prosegue nel
percorso di espansione internazionale. Dopo le sedi di Francia
ed in Usa quest'anno è stata aperta Rigoni Benelux con sede in
Olanda ed in vista ci sono altri paesi, come racconta Andrea
Rigoni, presidente e ad di Rigoni Asiago.
"La nostra avventura con Simest è iniziata nel 1995 con la
costituzione di una joint venture in Bulgaria, mentre Sace ci ha
sostenuti con la copertura dei crediti esteri e un finanziamento
- racconta Andrea Rigoni, presidente e ad di Rigoni Asiago - La
nostra sede bulgara, sia produttiva che di prima trasformazione,
occupa 50 addetti a tempo pieno e ha chiuso il 2017 con un
fatturato di 14 milioni. E poi ci sono le due sedi commerciali:
quella francese ha realizzato un giro d'affari di circa 14
milioni, quella statunitense si è fermata a 3,5 milioni ma è in
crescita".
L'ultima novità è legata all'ingresso di un socio di minoranza
belga-lussemburghese: "Questa operazione - commenta Rigoni - è
stata fatta per supportare la crescita sui mercati esteri e
sfruttare il know-how del nuovo partner, scelto per la sua
conoscenza del mercato del biologico e dei mercati
internazionali come il sudest asiatico e i paesi arabi.
A trainare l'ascesa dell'azienda sono soprattutto marmellate,
creme alla nocciola, succhi di frutta e dolcificanti. "Il
biologico - spiega Rigoni - è diventato una necessità per i
consumatori più evoluti, che danno grande importanza alla
salubrità del prodotto. È un mercato in espansione". Resta
l'incognita dei dazi: "lo scenario è in via di forte evoluzione,
noi non riusciamo a prevederlo, queste cose le subiamo come
tutti quanti. Mi auguro - conclude Rigoni - che la qualità della
nostra offerta possa superare anche eventuali barriere
economiche"
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