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Sanità: 7.594 veneti trattati per epatite C nel 2017

Sanità: 7.594 veneti trattati per epatite C nel 2017

Con nuovi farmaci 95% guarigione tra 2015 e 2017

VENEZIA, 24 marzo 2018, 12:26

Redazione ANSA

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Sono stati 7.594 i pazienti trattati nel 2017 per epatite C nel Veneto. Dal 2015 al 2017 sono stati trattati con i nuovi farmaci antivirali in circa 7500 dando la precedenza in questa fase ai casi con malattia più avanzata, ottenendo tassi molto elevati (95%) di definitiva eradicazione del virus C con importanti benefici clinici. I pazienti trattati in questa fase erano al 60% uomini con età media di 60-62 anni. Sono stati anche registrati una riduzione significativa di tutte le complicanze cliniche, una riduzione di oltre 2/3 in scompenso epatico, in sviluppo di tumore del fegato e in mortalità per cirrosi epatica. In questo arco temporale è stato osservata anche un netta calo (oltre il 50%) nei casi di Epatite C che sono stati sottoposti a trapianto di Fegato.
    "Sono in corso di attuazione molte procedure per l'emersione del sommerso regionale che vedono il coinvolgimento i medici di medicina generale e setting specifici quali i servizi delle tossicodipendenze e le carceri - spiega Anna Maria Cattelan, direttore di Malattie Infettive dell'Azienda Ospedaliera di Padova - una maggiore attenzione deve essere data ai pazienti con Hiv e delle fasce degli anziani che rappresentano altri bacini di infezione. Attualmente si stima che ci sia ancora un 15-20% di pazienti inconsapevoli di avere l'epatite C. La realtà veneta è abbastanza omogenea: sicuramente Padova e Verona hanno una maggiore prevalenza di infezioni, ma anche Treviso, Vicenza e Venezia hanno più o meno le stesse problematiche".
    La nova sfida della ricerca scientifica è eradicare l'epatite C in 8 settimane. Questo è possibile con il nuovo farmaco già disponibile nei centri pubblici nelle diverse unità operative complesse degli ospedali, di infettivologia, epatologia e medicina interna. "Ottenuto il controllo della malattia - prosegue il prof. Alfredo Alberti del Dipartimento di Medicina Molecolare, Università di Padova - è ora iniziato a livello regionale un programma di eliminazione dell'epatite C rivolto anche ai soggetti con malattia più lieve o non ancora diagnosticata. Questo progetto prevede di trattare con terapia antivirale in Veneto circa 3500-4000 pazienti per anno per i prossimi 3-4 anni, con programmi mirati non solo a far emergere il sommerso nella popolazione generale, ma anche nei gruppi più a rischio, con particolare attenzione a programmi di screening e di terapia nei Ser.D e nelle carceri. A seguito della messa in atto di questa nuova fase, l'età media dei pazienti si sta progressivamente abbassando, ed è oggi di circa 50 anni. Anche la percentuale dei pazienti con malattia avanzata si sta drasticamente riducendo. Oggi meno del 5% dei pazienti ancora da trattare sono in fase cirrotica, mentre oltre il 65% presentano forme molto più lievi". Per quanto riguarda i coinfetti, è alto il rischio di una ulteriore infezione, soprattutto nei maschi che fanno sesso con maschi. L'anno scorso, infatti, si è verificato non soltanto un picco epidemico di epatite A, trasmessa per via sessuale, ma anche un ulteriore picco di infezioni Hcv acute. Un'altra categoria a rischio è quella dei tossicodipendenti, i cui numeri nell'area veneta sembrano mostrare una nuova ripresa.
   

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