A Cortina le
'Regole d'Ampezzo', antica istituzione proprietaria di boschi e
pascoli, dicono ancora 'no' alla parita' di diritti tra uomini e
donne, e tra giovani e anziani. Cosi' nell'ultima assemblea
c'e' stata l'ennesima bocciatura, espressa da otto delle 11
Regole d'Ampezzo, alle proposte di cambiamento in favore della
parita'. Il 'laudo', lo statuto interno, prevede ad esempio che
un fratello maschio tolga ogni diritto alla sorella che nasce in
una delle famiglie originarie di Cortina; ma gli stessi figli
maschi che godono di quei diritti possono accedervi solamente
alla morte del capofamiglia; sino ad allora non contano nulla,
indipendentemente dall'eta'. Nell'assemblea i voti per cambiare
queste imposizioni anacronistiche sono stati in effetti a favore
della modifica, ma non a sufficienza: sempre il 'laudo',
improntato alla conservazione, prevede siano necessari i due
terzi dei consensi. In alcuni casi il risultato e' mancato per
due voti soltanto, arrivando anche al 65%.
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