"La Giunta veneta dell'Associazione
nazionale magistrati resta sgomenta dinanzi alle esternazioni
pubbliche del collega Angelo Mascolo, dallo stesso inviate ai
giornali locali, e se ne dissocia e riservandosi di interessarne
il collegio dei probiviri per le valutazioni disciplinari". Lo
si legge in una nota dell'Anm veneta in riferimento alle
affermazioni del giudice trevigiano che, sentendosi non protetto
dallo Stato, ha deciso di armarsi. "I magistrati veneti, a
differenza del collega Mascolo - rileva l'Anm -, credono
profondamente nello Stato e si impegnano ogni giorno a
difenderlo e a difendere tutti i cittadini senza ricorrere alla
violenza o alle forme di vendetta e omicidio che il collega
Mascolo richiama a sproposito e pare anzi auspicare; lo fanno,
ogni giorno, nel rispetto delle leggi e dei principi di civiltà
giuridica che connotano il nostro paese e che hanno consentito
di debellare il terrorismo politico e ridimensionare la mafia".
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