Il danno subito dalla Banca Popolare
di Vicenza dalla gestione dei vertici in carica dal 2013 al 2015
"si può ragionevolmente stimare nell'ordine di diverse centinaia
di milioni di euro". Lo scrive il cda nella relazione
all'assemblea del 13 dicembre che discuterà l'azione di
responsabilità nei confronti degli ex amministratori. "La
quantificazione di tale danno andrà verosimilmente
incrementandosi" anche per un "ingente danno reputazionale",
dice il Cda, che "ritiene che sussistano sufficienti e fondati
elementi per promuovere l'azione di responsabilità" nei
confronti "di ex direttori generali e di ex vice direttori
generali, di ex amministratori esecutivi e non esecutivi
(incluso il Presidente), nonché di ex sindaci, in carica tra il
1 gennaio 2013 e il mese di maggio 2015".
"La natura delle violazioni sin qui emerse - indica ancora il
Cda - lascia già intravedere possibili profili di responsabilità
anche in capo alla società all'epoca incaricata della revisione
legale dei conti".
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