"Una sentenza storica, siamo stati
l'unica Regione d'Italia a portare avanti le nostre convinzioni.
Il centralismo sanitario governativo ha ricevuto un duro colpo e
noi, tanto per fare un esempio concreto, continueremo a nominare
i direttori generali della nostra sanità invece che doverli
scegliere all'interno di una terna 'nazionale' dove poteva
esserci anche qualche responsabile di certi sfasci in giro per
l'Italia". Così il governatore Luca Zaia commenta la sentenza
con cui la Corte Costituzionale ha accolto l'impugnazione della
Regione Veneto relativa alla legge delega Madia di riforma delle
pubbliche amministrazioni. "La Regione Veneto - ricorda Zaia -
contestava parecchi aspetti della riforma che, anziché fare
evolvere il sistema, ne determinavano una profonda e
irragionevole involuzione a danno del principio del buon
andamento della pubblica amministrazione. Una involuzione che
avrebbe compromesso irrimediabilmente soprattutto le realtà
regionali efficienti, come il Veneto".
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