"Nel turismo c'è un sommerso da
spavento". Federalberghi lancia l'allarme. E, dati alla mano,
traccia il quadro di un fenomeno in espansione: si chiama
sharing economy, si pronuncia concorrenza sleale, esercita nel
settore ricettivo. E non risparmia il Veneto. Anzi. Marco
Michielli, presidente di Federalberghi Veneto e vicepresidente
nazionale della Federazione, la chiama "Shadow economy", una
nebbia che avvolge migliaia di attività ricettive definibili,
nel migliore dei casi, 'border line'. "Un esempio eclatante è il
portale Airbnb, che in diversi casi include e mostra senza
troppi veli le degenerazioni della sharing economy", spiega
Michielli. Tra le città italiane maggiormente interessate dal
fenomeno c'è Venezia, con 5.166 alloggi (è al 4 posto dopo Roma,
che ne ha 23.889, Milano con 13.200 e Firenze con 6.715). Ad
agosto 2016, nel Veneto risultavano disponibili su Airbnb 12.740
alloggi.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA