I sindacati del credito si
schierano "senza se e senza ma a favore della fusione" tra Bpm e
il Banco Popolare. Il sostegno unanime è stato ribadito in una
conferenza stampa a cui hanno partecipato i segretari generali
di Fisac Cgil, Fabi, First Cisl, Uilca, Unisin e Sinfub. "Nel
pieno di una tempesta finanziaria e bancaria che genera
incertezza e preoccupazioni siamo di fronte alla prima
operazione di politica industriale utile per il Paese, per il
sistema bancario e per i lavoratori" ha detto Agostino Megale
della Fisac. La fusione assicura non solo la "stabilità dei
lavoratori, della clientela e della banca" ma anche "la
stabilità del settore bancario, in un periodo molto delicato
perché ci sono i problemi sulle banche venete, sulle quattro
good bank e su Mps" ha aggiunto Lando Sileoni della Fabi.
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