Il presidente della Banca Popolare
di Vicenza, Gianni Mion, resta convinto che la fusione con
Veneto Banca rappresenti la "soluzione migliore" per cercare di
risolvere i problemi dell'istituto berico. La strada della
'nozze venete', secondo quanto hanno riferito fonti sindacali, è
stata ribadita da Mion nell'incontro avuto, assieme all'a.d
Francesco Iorio, con i sindacati interni. Il raggiungimento
dell'equilibrio economico è stato rinviato al 2019-2020.
"Non saremo noi a permettere che Popolare di Vicenza faccia
da apripista ai licenziamenti di massa. Bloccheremo il settore e
porteremo tutti i bancari in Piazza", ha detto Giuliano Xausa
della Fabi. "Contrarietà rispetto a questa operazione che
prospetterebbe fortissime tensioni occupazionali" è stata
espressa anche da Fulvio Furlan della Uilca.
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