La bagarre per un film italiano in
concorso è una tradizione che si ripete ciclicamente. E' il caso
di Piuma, secondo film italiano in gara a Venezia 73, commedia
di adolescenti diretta da Roan Johnson su cui l'aspettativa era
stata alimentata dallo stesso direttore della Mostra Barbera.
Così quando arrivano i fischi (oltre agli applausi e anche alle
risate durante la proiezione), Piuma diventa un caso.
"Piuma è una commedia che amo - dice all'ANSA Roan Johnson -
la penso come un film riuscito, ci sono dentro un ventaglio di
emozioni il più ampio possibile dalla speranza allo scoramento".
Attraverso la storia di Ferro (Luigi Fedele) e Cate (Blu
Yoshimi), neanche ventenni alle prese con una gravidanza
inaspettata, si racconta un'epoca fluida, dove i figli sono
genitori e i genitori figli e il precariato diventa stile di
vita. "Spero che Piuma restituisca un po' della grammatica dei
ragazzi di oggi che si prendono responsabilità, stando sotto la
cappa pessimistica di questo mondo", dice il regista.
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