Alla crescente domanda di prodotti
agroalimentari italiani in Russia, è stato ribadito durante la
manifestazione di protesta a Verona, la Coldiretti sta
rispondendo con un potenziamento dell'industria alimentare
locale. Nuovi investimenti sono stati realizzati per aumentare
la produzione di formaggi, che è già cresciuta del 20 per cento
negli Urali Centrali, ma sono previsti nuovi caseifici nella
regione Sverdlovsk per coprire fabbisogni di formaggi duri e
molli, dalla mozzarella al parmigiano. Nella stessa regione è in
fase di sviluppo, con nuovi grandi macelli per maiali, anche
l'industria della carne e dei salumi. "Come spesso accade, la
guerra e le sue conseguenze uccidono il commercio 'buono' e
fanno proliferare quello 'cattivo' e c'è il rischio che per
l'export agroalimentare Made in Italy nel Paese di Putin si
possa giungere ad un punto di non ritorno con la perdita
definitiva degli spazi commerciali dopo anni di intensa
crescita" ha detto il presidente della Coldiretti, Roberto
Moncalvo.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA