Da oggi le singole imprese che
operano per il Consorzio Venezia Nuova nei cantieri delle dighe
mobili del Mose alle bocche di porto potranno riscuotere i
profitti solo al termine dei lavori effettuati. Dopo un
carteggio di vari mesi, il prefetto di Roma Franco Gabrielli
(l'organo istituzionale che si indicazione dell'Autorità
anticorruzione ha deciso di commissariare il Consorzio, che ha
sede di riferimento nella capitale) ha stabilito il blocco delle
somme. Verranno accantonate in un fondo fino all'esito dei
procedimenti in sede giudiziaria.
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