"Non sapevo quanto denaro costasse
la campagna elettorale e non me ne sono mai occupato, tant'è che
non ho preso né gestito denaro". Lo ha detto Giorgio Orsoni, ex
sindaco di Venezia, all'uscita dalla locale Procura dove il pool
dei Pm sta lavorando per la chiusura delle indagini della
vicenda Mose. L'ex sindaco è indagato per finanziamento illecito
ai partiti.
L'avv. Daniele Grasso, difensore di Orsoni, ha aggiunto che
nel corso dell'incontro, durato circa due ore, il suo assistito
"non si è detto in contrasto tra le sue affermazioni e quanto
riferito da due parlamentari del Pd ora indagati per la stessa
vicenda". I due sono Davide Zoggia e Michele Mognato.
"Orsoni - ha ricordato Grasso - aveva detto che della
campagna elettorale e del suo finanziamento si occupavano i
vertici del partito e mai lui in prima persona per la campagna
elettorale del 2010 che lo ha visto vincitore". Affermazioni
che, secondo Grasso, "non stridono" con quanto dichiarato da
Mognato e Zoggia che "si sono detti a loro volta estranei".
Alle domande dei Pm sui rapporti con Giovanni Mazzacurati, ex
Presidente del Consorzio Venezia Nuova e grande burattinaio
delle operazioni economiche illecite, "Orsoni - ha rilevato
Grasso - ha detto che i contatti ci sono stati ma erano rapporti
di lavoro legati alla gestione di problemi cittadini e agli
interessi del Cvn in città e non su questioni economiche
illecite".
La convocazioni in Procura si è resa necessaria nell'ambito
dei passaggi che stanno portando alla chiusura delle indagini.
Come ha detto Procuratore aggiunto Carlo Nordio: "abbiamo voluto
comunicare ad Orsoni di essere in possesso di nuove fonti prova
nei suoi confronti, quindi si è ritenuto doveroso mettergliele a
disposizione".
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