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"Nomadi vivono come maiali", bufera su consigliere di Vicenza

A Cicero risponde presidente Sinti, i nazisti parlavano così

Per il consigliere comunale Claudio Cicero i nomadi "vivono nello sporco", come "fanno i maiali" che stanno nei letamai e a Vicenza si scatena la bufera, con il presidente del consiglio comunale Federico Formisano che ha inviato ai consiglieri un forte richiamo a non travalicare i limiti della decenza. Le espressioni di Cicero, non nuovo ad atteggiamenti 'provocatori', come l'esposizione nel suo ufficio qualche anno fa di una foto con il calendario di Mussolini, sono state pronunciate durante la riunione consigliare di ieri dedicata alle vicende di un campo nomadi cittadino e hanno subito alzato - come riporta il Corriere Veneto - un muro di critiche, dal sindaco Achille Variati al presidente dell'associazione sinti italiani, Davide Casadio.

Il presidente dei sinti ha ricordato che i nazisti "usavano queste parole", annunciando azioni legali e la convinzione che Cicero "non è degno di svolgere il ruolo in Consiglio" Formisano oggi ha rilevato di non aver mai fatto ricorso finora al potere concesso al presidente del Consiglio Comunale "di richiamare i consiglieri che pronuncino parole ingiuriose o sconvenienti e di interdire la parola qualora questi fatti si ripetano. Finora non sono mai dovuto ricorrere a questi estremi sia perché i consiglieri ben difficilmente hanno trasceso nelle espressioni, sia perché ho ritenuto di non applicare eccessiva rigidità nell'applicazione del regolamento consiliare affidandomi alla considerazione che l'intelligenza delle persone consente generalmente di regolare le espressioni da usare all'ambiente del Consiglio Comunale". Dopo quando successo ieri, però, "ritengo opportuno formulare un forte richiamo ai consiglieri comunali affinché nell'esercizio delle loro funzioni e nell'ambito della libertà di espressione, non travalichino comunque i limiti della decenza e delle espressioni inopportune".

Consigliere si difende. "Non volevo certo offendere le persone. Ho fatto una similitudine che, visto il can can che ha creato, forse è stata eccessiva". Claudio Cicero, consigliere comunale di Vicenza, appare sorpreso dal clamore suscitato dalle frasi dette in consiglio che accostavano i nomadi ai maiali nel modo di vivere "nello sporco". "E' stata - spiega, interpellato dall'ANSA - una similitudine nel senso dello sporco, non dei maiali. Ho detto anche che in natura ci sono i gatti che sono pulitissimi. Ho usato quel tipo di immagine, con un richiamo alla natura, per far capire che non riesco a spiegarmi come mai i nomadi hanno vissuto per lungo tempo in un campo che era sporco e adesso, dopo che sono stati provvisoriamente spostati per fare dei lavori che sono costati oltre 230 mila euro alla collettività, che il campo è rimesso a nuovo non vogliono tornarci. Qualcuno mi deve dire che il perché. Se il campo è pulito dovrebbero essere contenti di tornarci invece no". "Nessuno adesso si ricorda - rileva - che sono stato l'unico in campagna elettorale come candidato sindaco a dire che c'era bisogno di fare un campo nomadi nuovo in un'area fuori città in modo che potessero vivere come vogliono. C'è gente che non arriva a fine mese e invece noi gli paghiamo anche le bollette".

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