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Violenza donne: Ruffato, tutela vittime, 'decalogo'

Regione Veneto ha già approvato legge contro violenza genere

(ANSA) - VENEZIA, 24 NOV - "Vogliamo far di tutto affinché la Regione del Veneto sia in prima linea nelle azioni volte alla tutela e al recupero di condizioni di vita normali delle donne vittime di violenza nonché nelle attività mirate al contrasto del fenomeno". E' il messaggio lanciato dal presidente del Consiglio regionale Clodovaldo Ruffato, al meeting regionale "A tutela della donna: il Veneto propone". L'assemblea legislativa veneta ha già approvato una legge contro la violenza di genere.

Con una sedia vuota nell'aula consiliare, simbolo delle 179 donne uccise solo nell'ultimo anno, e un decalogo di richieste e impegni, sintesi di un meeting di confronto tra politiche attuate ed esperienze di aiuto e sostegno, il Consiglio regionale del Veneto ha inteso prendere posizione "in difesa della donna", alla vigilia della Giornata internazionale contro la violenza di genere istituita 15 anni fa dall'Onu.

Il 'decalogo', documento con dieci richieste per realizzare la vera parità di genere, è stato presentato da Clodovaldo Ruffato, presidente del Consiglio regionale del Veneto, Simonetta Tregnago, presidente della commissione regionale per le pari opportunità, e da Sandra Miotto, consigliera di parità della Regione Veneto, e idealmente consegnato a consiglieri, assessori e gruppi politici perché diventi la 'mappa' di lavoro delle istituzioni regionali e della campagna elettorale per le regionali 2015.

In dieci punti il documento riassume quello che le donne propongono e chiedono per realizzare una reale parità di genere, pre-condizione per prevenire e contrastare ogni forma di violenza e di discriminazione. Le prime tre richieste sono assicurare una adeguata dote finanziaria alla legge 5/2013, approvata 18 mesi fa dal Consiglio regionale per prevenire e contrastare le violenze sulle donne, monitorare interventi e risultati per rilevare quanto viene fatto nel territorio a tutela delle donne vittime di violenza e, infine, promuovere una rete di protezione sociale che sia capillare ed omogenea. Segue la rivendicazione di una effettiva rappresentanza di genere nel Consiglio e nella Giunta del Veneto, introducendo nella legge elettorale la doppia preferenza di genere. Il 'decalogo' di Venezia impegna all'attuazione del protocollo d'intesa tra Corecom e organismi di parità del Veneto perché media e pubblicità rifiutino ogni utilizzo offensivo o discriminatorio dell'immagine della donna. Il sesto impegno è rivolto al lavoro, per promuovere politiche di sostegno all'occupazione femminile e di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.

Si chiede, poi, maggiore attenzione al fenomeno del mobbing; e rispetto dell'equilibrio di genere nei Cda delle società partecipate e nei vertici degli enti a partecipazione regionale. Le ultime due richieste/proposte sono di natura strettamente istituzionale: coinvolgere gli organismi di parità in tutte le sedi di confronto istituzionale, di studio e ricerca, e rendere obbligatorio il parere della commissione regionale per le pari opportunità nella formazione delle proposte di legge e delle leggi al fine di valutarne l'impatto di genere A coronare la presentazione pubblica del 'decalogo' per la parità di genere anche una mostra fotografica, allestita nella sala attigua dell'aula consiliare "Guardare al mondo con occhi di donna", antologia di sguardi e ritratti femminili dai paesi del mondo colti dall'obiettivo della fotografa Francesca Mascotto, dell'associazione Antiqua Aegredo, centro studi e ricerche Venezia-Oriente. La mostra resterà visitabile a palazzo Ferro-Fini tutti i giorni feriali dalle ore 10 alle 17 sino al primo dicembre.(ANSA). 

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