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Blair o Peter: chi sarà il velista del secolo?

Oro Olimpico + America's Cup + Regata intorno al mondo: forse ci siamo

Responsabilità editoriale Saily.it

La vela aspetta di incoronare il primo Re della Tripla, colui che centri l'impresa di vincere le Olimpiadi, la Coppa America e il giro del mondo. Mai nessuno è riuscito, fino a oggi, a mettere nel curriculum le tre vittorie assolute nei tre massimi eventi della vela sportiva. Adesso però, sono addirittura in due a poterci riuscire, e sono in corsa l'uno contro l'altro, dopo aver vinto insieme i primi due trofei. Blair Tuke (Mapfre) e Peter Burling (Brunel). Voi per chi fate il tifo? - FOTO E VIDEO

 

di Fabio Colivicchi

La vela aspetta di incoronare il suo primo grande Re della Tripla: Oro olimpico+America's Cup+Regata intorno al mondo. Mai nessuno è riuscito, fino a oggi, a mettere nel curriculum le tre vittorie assolute nei tre massimi eventi della vela sportiva. Adesso però, sono addirittura in due a poterci riuscire, sono in corsa l'uno contro l'altro, dopo aver vinto insieme i primi due trofei. Peter Burling e Blair Tuke, fuorilclasse neozelandesi (serviva dirlo?) giovani e stravincenti. Dopo l'argento olimpico in 49er a Londra 2012, hanno conquistato a forza di titoli mondiali l'oro a Rio 2016, e un anno dopo, con Emirates Team New Zealand, timonando e pedalando, con i caschi ben calati in testa, hanno riportato nientemeno che l'America's Cup nel loro paese. Poi è arrivata la Volvo Ocean Race. Per entrambi. L'uno contro l'altro.

A una manciata di giorni dalla conclusione della regata intorno al mondo 2017-2018, forse l'ultima a chiamarsi Volvo Ocean Race, in attesa di un nuovo title sponsor e di nuove regole e classi per un auspicato rilancio (6-7 team in gara francamente sono una malinconia), Peter e Blair, i due compagni inseparabili di barche e trionfi, sono a pari punti in testa alla classifica del giro. Ma su due barche diverse.

Blair Tuke è agli ordini di Xabi Fernandez (altre due medagliette olimpiche in 49er) su Mapfre, la barca rossa spagnola sponsorizzata dalle assicurazioni (quando noi in Italia, paese di assicuratori, non abbiamo trovato fondi per una barca italiana, thanks) che era data per favorita all'inizio del giro e ha mantenuto la promessa dominando le In-Port Race (ha vinto la speciale graduatoria) e restando a lungo solitaria in testa alla classifica generale. Poi qualche avaria e qualche errore, ed ecco la rimonta. Blair Tuke per mesi è stato indicato come il più papabile primo velista della storia a conquistare la "tripla" Olimpiadi-Coppa-Giro. Ha cullato l'idea. Troppo. E adesso, oltre alle 800 miglia tra Goteborg e The Hague, tra quella idea e la sua realizzazione c'è anche il compagno di sempre: Peter.

Peter Burling è su Team Brunel, agli ordini di Bouwe Bekking, l'uomo con più giri del mondo a vela in regata nelle vene (ne ha fatti nove, nessuno come lui), e con il nostro Alberto Bolzan. Brunel è partita lenta ma ha rimontato, tappa su tappa, nelle ultime tre è stata da primato, e infatti in Svezia, vincendo, ha appaiato Mapfre in testa alla classifica, e la stessa Dongfeng, la franco-cinese che ha 1 punto in meno ma virtualmente recuperato come bonus per il miglior tempo complessivo. Quindi Peter ha raggiunto Blair. Adesso la pazza idea la cullano in due, ma solo uno sarà incoronato.

Ammesso che la storia non ci metta lo zampino, e che alla fine nessuno dei due ci riesca, perchè la Volvo Ocean Race 2017-2018 potrebbe andare a Charles Caudrelier e al suo Dongfeng. Tutto è aperto e tutto è possibile, Blair (Mapfre) o Peter (Brunel). Chissà come si guardano alla vigilia della partenza della prova decisiva (21 giugno), e come reagirà quello che dovesse perdere, anche considerando che i due hanno in programma di risalire subito insieme sul 49er e fare rotta su Tokyo 2020. Per non parlare della Coppa America a Auckland 2021... Blair (Mapfre) o Peter (Brunel). Voi per chi fate il tifo?

VIDEO: PETER E BLAIR A RIO 2016 (MEDAGLIA D'ORO)

VIDEO: PETER BURLING EMIRATES TEAM NEW ZEALAND

VIDEO: BLAIR TUKE EMIRATES TEAM NEW ZEALAND 

Responsabilità editoriale di Saily.it