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Miami, ultimo atto Ci provano G&G

VELA OLIMPICA A MIAMI: WORLD CUP SERIES 2019 - PENULTIMO GIORNO

Responsabilità editoriale Saily.it

5 VIDEO REPLAY - Nelle Medal Race di ieri per i windsurf RSX buon 6° di Flavia Tartaglini, mentre Mattia Camboni tenta il tutto per tutto e finisce fuori (OCS, partenza anticipata), chiudendo 8°. Oggi mission (quasi) impossible per Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò in finale: partono dal 5° posto con 14 punti di distacco dal terzo. Sfuma per 0,2 punti (!) la quarta Medal azzurra per Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini. Risvegli tardivi per Gio Coccoluto (Laser) e Silvia Zennaro (Radial). Boom Cina e Germania

 

COME SONO ANDATE LE MEDAL DEI WINDSURF AZZURRI - Generosi e presenti: i windsurf azzurri della veterana Flavia Tartaglini e di Mattia Camboni danno vita a due Medal Race molto difficili per il vento leggerissimo, sotto ai 5 nodi, che rende le regate una gara di canottaggio muscolare. Lottano e vanno vicini a quello che volevano. Flavia è sesta e chiude al 7° posto Miami, un risultatone considerando che è reduce da un infortunio e quindi non al meglio. Il messaggio è arrivato forte e chiaro: non vi libererete di me ancora per un bel pezzo.

Mattia ha mantenuto la promessa fatta su Facebook di provarci fino in fondo: ha spinto subito, ha attaccato, ha esagerato, ma era l'unico modo per tentare l'intentabile e risalire fino a una medaglia. Infatti al primo incrocio rilevato dalla diretta con gli strumenti del tracking SAP, l'azzurro era primo, e a fianco al suo nome compariva persino il cerchietto che indicava medaglia d'argento virtuale. Purtroppo poi è arrivata la comunicazione che Mattia era OCS, partenza anticipata, squalifica e regata finita. Non è stato l'unico: l'OCS è costato caro al polacco Tarnowsky che era primo e si ritrova ai piedi del podio, e allo svizzero Sanz Lanz che da terzo si ritrova sesto. Anche qui un messaggio forte e chiaro: Mattia Camboni è nel gruppo dei fortissimi, la prima linea del windsurf olimpico.

Di questi tempi, un anno fa, su Mattia restavamo perplessi, ricordate? Sembrava svogliato, sottotono, involuto. Soprattutto, sottolineavamo conoscendolo bene, sorrideva poco. Cosa è cambiato dodici mesi dopo? Vi sembrerà un'analisi semplicistica, ma a noi pare chiaro. Nome e cognome: Daniele Benedetti. Il ritorno del fratello-avversario di una vita, dopo un lungo stop per infortunio, perdipiù a ottimi livelli (Daniele è da Medal a sua volta, e puo' continuare a crescere) ha restituito a Mattia la sua metà agonistica, lo stimolo che mancava. E non finisce qui, il dualismo farà scintille fino alla vigilia di Tokyo.

REPLAY MEDAL RACE RSX W

REPLAY MEDAL RACE RSX M

 

SU SAILY TV IN ARRIVO ALTRI VIDEO ESCLUSIVI SUI VELISTI ITALIANI

 

COME PUO' ANDARE LA MEDAL 470 OGGI CON FERRARI E CALABRO' - Con i denti Giacomo Ferrari e Giulio Calarò risalgono dal 7° al 5° posto pre-Medal grazie a una lunghissima giornata con 3-26-7 che la dice lunga sulle difficoltà del campo di regata. Con 70 punti, G&G hanno 14 punti in più del terzo posto, attualmente dei giapponesi Ichino-Hasegawa. Oro e argento se lo giocheranno Spagna e Svezia, ma per il bronzo puo' esserci battaglia tra i nipponici, gli ungheresi e gli azzurri. Che devono mettere sette barche tra se e la barca del sol levante... Mission (im)possibe? Chissà. Intanto godiamoci l'autorevolezza dei due volte vicecampioni mondiali Junior, che in Coppa del Mondo hanno con scioltezza lasciato ben dietro gente del calibro dell'ex argentino (oggi USA) Lucas Calabrese, dello statunitense McNay, dei turchi Cinar, dell'inglese Luke Patience, dei greci Mantis-Kagialis. Dagli altri azzurri Matteo Capurro e Matteo Puppo, un bella chiusura di serie (7-14) e 26° posto finale, ma sempre nell'elite internazionale della classe, e anche loro sono molto giovani.

Resta da dire della mancata Medal di Benny e Ale, per 0,2 (è un record?) a beneficio delle spagnole Revetllat, punteggio spurio a causa di due DPI (penalità discrezionali) assegnate alle iberiche nelle prime due manche della serie. Le campionesse mondiali Junior sono un equipaggio in grado di far paura a chiunque, persino a se stesse. Dunque forza e solidità. Esattamente quello che è arrivato solo a sprazzi nella decisiva lunghissima giornata finale di qualifica fatta tra (pochi) alti e (molti) bassi dalle azzurre (21-5-19), per cui più che recriminare è utile guardarsi in casa. Fermo restando che regatare con 5-6 nodi variabilissimi e incostantissimi è roba da stress. Messaggio finale: 11° posto, ci sono sempre. E la prossima tappa sarà proprio davanti a casa loro, a Genova...

 

GUARDA QUI LA DIRETTA STREAMING DELLA MEDAL RACE CON GLI AZZURRI OGGI DA MIAMI DALLE 18 ORE ITALIANE

 

ALTRE COSE DI MIAMI - Cosa è successo nelle altre Medal Race del sabato, lo potete leggere nel consueto report FIV, qua sotto. Noi ci limitiamo a sottolineare alcune evidenze di Miami. Il boom della vela cinese specie nelle classi windsurf e Laser. L'armata rossa - che da anni prevedevamo in arrivo visto il gran lavoro di base che stavano facendo - è al punto di maturazione: primi nelle due tavole con Bing Ye (M) e Yunxiu Lu (W), primi (alla vigilia della Medal) nel Radial con Dongshuang Zhang, in Medal nel 470.

Sul Laser che tra un mesetto farà i trials per restare olimpico, il fenomeno del momento è il norvegesone Hermann Tomasgaard, che ha vinto prima della Medal con 55 punti di distacco sul secondo (Meech, NZL) e il terzo (Burton, AUS), guarda caso due medaglie olimpiche di Rio 2016... A proposito di Laser: Gio Coccoluto ha fatto un bel finale e chiude 15° (11° per nazione togliendo i doppioni), non male, in linea con la tabella qualifica olimpica da conquistare. Restano i complimenti per il bell'esordio World Cup del baby Planchestainer, secondo degli azzurri.

Nei Radial, con singolare gemellaggio, anche Silvia Zennaro fa un bel finale e chiude a sua volta con lo stesso 15° posto (e stesso 11° per nazione!), che non è male anche per lei, influenzata prima delle regate, debilitata, ma capace di piazzare un 3° e un 6° di manche, e di chiudere bene mostrando quindi tenuta atletica. In questa classe la qualifica è in tasca (grazie all'exploit di Carolina Albano ad Aarhus), per adesso Zennaro appare più solida delle altre: Valentina Balbi 22, Carolina Albano 41, Francesca Frazza 44. E Joyce?

Per uno strano fenomeno ben quattro 49er tedeschi nella Medal Race, e uno ha vinto Miami (Heil-Ploessel), a sia volta davanti a medaglie olimpiche in ordine sparso. Sarebbe interessante scoprire cosa hanno fatto in Germania per questa crescita esponenziale. Il loro boom ha lasciato fuori Medal molti nomi dello skiff, dai figli Lange allo spagnolo Botin, dall'australiano Gilmour a Marco Grael, fino allo stesso danese Jonas Warrer (che per noi resta una bestia nera scolpita nella pietra, è l'oro 2008 di Qingdao nella storia dello "scippo" ai nostri Sibello).

Restando sul 49er, siamo arrivati attorno al 25°-26° posto che guarda un po' sono i due piazzamenti finali degli italiani: Simone Ferrarese e Valerio Galati, e Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni, persino a pari punti (182) dopo dieci regate. In questa classe tutto sembra muoversi molto velocemente e le gerarchie mutano al calar del sole. Per arrivare alla qualifica olimpica che ancora manca bisogna darci dentro. Tra le ragazze, erano partite in sordina Martina Grael e Kahena Kunze, poi hanno cominciato a vincere, 1-1, e oplà, prime anche a Miami. Sarà bello vederle a Genova.

REPLAY MEDAL RACE 49er FX

REPLAY MEDAL RACE 49er

REPLAY MEDAL RACE NACRA 17

 

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REPORT FIV

(Federvela) La penultima giornata di regate a Miami si è svolta con vento sui 7 nodi e ha visto da una parte, assegnare le prime medaglie in seguito alle Medal Race delle classi 49er, 49er FX, Nacra 17 ed RS:X maschile e femminile e dall'altra, la conclusione delle ultime regate di flotta da parte delle classi 470 maschile e femminile, Laser Standard, Laser Radial e Finn.



L'azzurra Flavia Tartaglini (SV Guardia di Finanza) chiude la Medal Race degli RS:X femminili in sesta posizione e la tappa di Miami delle World Cup Series 2019 settima in classifica generale.
Il podio è formato dalla cinese Yunxiu Lu, Oro seguita dall'israeliana Katy Spychakov, Argento e dalla francese Charline Picon, Bronzo. Le altre italiane sono Veronica Fanciulli (Aeronautica Militare) 15esima e Marta Maggetti (SV Guardia di Finanza) 18esima.



Mattia Camboni (CS Fiamme Azzurre) incappa in un OCS nella Medal Race di ieri degli RS:X maschili e chiude quindi la settimana di Miami in ottava posizione in classifica generale. Vince l'Oro il cinese Bing Ye, l'Argento il polacco Radoslaw Furmanski e il Bronzo il francese Pierre Le Coq. L'esperienza a Miami dell'altro azzurro degli RS:X, Daniele Benedetti (SV Guardia di Finanza) si chiude con la 13esima posizione finale.



Vincono la medaglia d'Oro nei 49er i tedeschi Erik Heil e Thomas Ploessel, seguiti dai britannici Dylan Fletcher-Scott e Stuart Bithell, Argento e dai croati Sime e Mihovil Fantela, Bronzo. L'avventura degli italiani a Miami si chiude in 25esima posizione per Simone Ferrarese e Valerio Galati (CV Bari/LNI Trani) e in 26esima per Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni (Marina Militare).



Nei 49er FX si aggiudicano l'Oro le brasiliane Martine Soffiatti Grael con Kahena Kunze, l'Argento le neozelandesi Alexandra Maloney con Molly Meech e il Bronzo le britanniche Charlotte Dobson con Saskia Tidey. 28esima posizione finale per le azzurre Maria Ottavia Raggio e Jana Germani (CV La Spezia - Sirena CN).



A trionfare nei Nacra 17, classe in cui non erano presenti equipaggi italiani, sono gli australiani Jason Waterhouse e Lisa Darmanin che vincono la medaglia d'Oro, seguiti dai brasiliani Samuel Albrecht e Gabriela Nicolino de Sá, Argento e dagli argentini Santiago Lange e Cecilia Carranza Saroli, Bronzo.



Nove le prove totali dei 470 maschili dove l'equipaggio azzurro formato da Giacomo Ferrari e Giulio Calabrò (Marina Militare) approda in Medal Race da quinto della classifica a 14 punti dal podio. Primi gli svedesi Anton Dahlberg con Fredrik Bergström, secondi gli spagnoli Jordi Xammar Hernandez con Nicolás Rodríguez García Paz e terzi i giapponesi Naoki Ichino con Takashi Hasegawa. Matteo Capurro e Matteo Puppo (YC italiano) concludono in 26esima posizione in classifica generale.



Sfortunate le azzurre dei 470, Benedetta Di Salle e Alessandra Dubbini (Marina Militare/SV Guardia di Finanza) chiudono in 11esima posizione a soli 0.20 punti dal decimo posto e quindi dalla Medal Race. In attesa della conclusione sono prime le tedesche Frederike Loewe con Anna Markfort, seconde le britanniche Hannah Mills con Eilidh MiIntyre e terze le tedesche Fabienne Oster con Anastasiya Winkel. 24esima in classifica generale Elena Berta con Bianca Caruso (Aeronautica Militare/Marina Militare).



Due prove ieri per i Laser Radial con l'azzurra Silvia Zennaro (SV Guardia di Finanza) che piazza un sesto posto nella prima prova che unito all'undicesimo della seconda, le fa chiudere la settimana di Miami in 15esima posizione in classifica generale. Le altre italiane concludono in 22esima posizione Valentina Balbi (YC Italiano), in 41esima Carolina Albano (RYCC Savoia) e in 44esima Francesca Frazza (FV Peschiera del Garda). Entra come prima in Medal Race la cinese Dongshuang Zhang, come seconda la statunitense Paige Railey e come terza la greca Vasileia Karachaliou.



Dopo 11 prove totali, nei Laser Standard approdano in Medal Race da primi tre della classifica il norvegese Hermann Tomasgaard, il neozelandese Sam Meech e l'australiano Tom Burton. 
Giovanni Coccoluto (SV Guardia di Finanza) chiude la sua settimana con un secondo posto nell'ultima prova che lo piazza in 15esima posizione nella classifica generale. Gianmarco Planchestainer (SV Guardia di Finanza) chiude in 43esima posizione, Marco Gallo (SV Guardia di Finanza) in 46esima e Nicolò Villa (CV Tivano) in 53esima.



Il podio provvisorio dei Finn, in attesa della Medal Race, è formato dallo svedese Max Salminen, primo, dal francese Jonathan Lobert, secondo e dallo statunitense Luke Muller, terzo.

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