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Miami Day 2, il giorno di Planche

Vela Olimpica, Coppa del Mondo negli USA

Responsabilità editoriale Saily.it

VIDEO MIAMI DAY 2 - Il vento fa i capricci su Biscayne Bay, ma arrivano comunque segnali positivi da certi velisti azzurri. Flavia Tartaglini (windsurf RSX) rimonta una prova difficile e resta terza in generale (2-11). Crivelli e Togni (49er) salgono in classifica (14) in posizione di attacco alla Medal. Ma per noi la copertina spetta a Gianmarco Planchestainer, 34° nei Laser. Vi sembra poco? A noi no, e proviamo a spiegarvi perchè. Intanto a Miami arriva il presidente FIV Francesco Ettorre

 

A Miami c'è poco vento, il programma è in ritardo ma si procede, domani arriva anche il presidente FIV Francesco Ettorre (che si guarderà intorno e farà riunioni e verifiche pensando alle cose da organizzare per Genova, prossima tappa World Cup). Alcune classi (quelle schedulate nel tardo pomeriggio, quando il vento se ne va del tutto) restano senza regate. Tra queste i 470, dove siamo assai ben messi sia con i ragazzi Ferrari e Calabrò che con le ragazze Di Salle e Dubbini.

C'è da fare i complimenti a Flavia Tartaglini, che strappa a morsi un 11° posto che assieme al 2° di ieri la tiene ben terza in classifica, conquistato con una super rimonta quando era oltre il trentesimo posto. Quindi habemus Flavia. Non è riuscita la stessa rimonta a Marta Maggetti, più giovane, anche lei partita male e finita 30, adesso scesa al 15°. Mattia Camboni e Daniele Benedetti risalgono la china: adesso Mattia è 13° (35-8-10) e Daniele 15° (17-21-9).

PIACERE, GIANMARCO PLANCHESTAINER - La giornata di ariette dispettose nella Biscayne Bay, dal punto di vista della vela italiana, ha un faretto acceso che manda segnali. Si chiama Gianmarco Planchestainer, è l'ultimissimo arrivato nella nidiata di laseristi, che conta alcuni sergenti di ferro della vecchissima guardia, alcuni fuoriclasse conclamati già con medaglia olimpica al collo, e molti bravi atleti in cerca di gloria, con improving curve legate alle diverse età e ai risultati giovanili.

Planche a Miami ga il suo esordio tra i grandi, prima Coppa del Mondo, è tra i più giovani in assoluto, una specie di mascotte della flottona, eppure eccolo lì: dopo due giorni di regate e quattro manche di batteria, con uno score di 17-24-13-16, è al 35° posto (su 101 concorrenti), primo degli italiani, in pienissima zona promozione alla flotta Gold. Sarà presto, ma certe mattine danno l'idea del giorno. Perchè oggi è Gianmarco la nostra copertina? Perchè arrivare in World Cup, regatare con le refole dei grattacieli bordo a bordo con la medaglia d'oro di Rio 2016 Tom Burton (è accaduto nella quarta manche, l'australiano ha preceduto Planche di poco sulla linea, 15° e 16°), e restare regolare nei piazzamenti, è un marchio di fabbrica. La regolarità indica chi sei: inutile spararsi un top-10 se poi dopo incappi in un trentottesimo. Specie sul Laser la costanza è una qualità chiave. 

Non che Gianmarco Planchestainer ci abbia fatto mancare i segnali premonitori del suo talento: da baby ha vinto sempre tanto, è cresciuto con le sue vittorie, prendendosi sempre quelle nuove proposte dal livello successivo, come alla Play Station, ma dal vivo, tra acqua e vento. Insomma il gardesano neo finanziere delle Fiamme Gialle ci piace. Miami proseguirà e andrà come andrà, faremo i conti alla fine sui rapporti di forza tra gli azzurri in squadra, in base alla fotografia che ne risulterà. Ma sin da ora di può dire che un Planche in squadra conviene a tutti: se qualcuno pensava di andare liscio nelle selezioni, adesso sa che deve darci dentro. La concorrenza aumenta l'ingegno. E il lavoro per i selezionatori. Ci torneremo, ma intanto ben arrivato Planche. Le classifiche degli altri dopo 4 prove: Marco Gallo 36 (33-8-21-18), Giovanni Coccoluto 45 (4-bfd-17-34), Nicolò Villa 53 (20-23-33-19).

Nel 49er si tirano su Uberto Crivelli e Gianmarco Togni (è il giorno dei Gianmarchi), adesso quattordicesimi 15-31-7-10 e quindi in modalità attacco alla Medal Race, sempre su quel crinale tra palco e realtà, però ecco, ci sono, almeno con queste condizioni. Non distantissimi Simone Ferrarese e Valerio Galati: 22 (29-10-16-24) che confermano buon tasso di crescita. Il problema è che lo skiff acrobatico è un ambientino che ti sorprende sempre, per dire adesso in testa ci sono due americani praticamente mai visti (40-5-8-2), che vengono dalla solita vela dei college.

Speriamo che la meteo si stabilizzi per vedere regate belle e regolari, così commentiamo meglio il tutto. Certo le notizie dagli USA (temperature ghiacciate e battutacce di Trump) non favoriscono l'ottimismo.

VIDEO DAY 2 HIGHLIGHTS

 

REPORT DAY 2

(Comunicato FIV) Il secondo giorno di regate della tappa americana delle World Cup Series 2019 è stato caratterizzato da vento sui 5 nodi proveniente da nord in oscillazione che ha reso complicato lo svolgimento del programma di gare, andato in scena anche ieri a ranghi ridotti.

Negli RS:X femminili scende dalla seconda alla terza posizione l'azzurra Flavia Tartaglini (SV Guardia di Finanza), dopo un'unica prova.

Al comando si trova sempre la cinese Yunxiu Lu e seconda la polacca Zofia Noceti-Klepacka. 15esima Marta Maggetti (SV Guardia di Finanza) e 28esima Veronica Fanciulli (Aeronautica Militare).

Una sola prova e tre in totale per gli RS:X maschili dove Mattia Camboni (CS Fiamme Azzurre) e Daniele Benedetti (SV Guardia di Finanza) migliorano le loro posizioni rispetto al primo giorno piazzandosi rispettivamente 13esimo e 15esimo. Primo il cinese Mengfan Gao, secondo il francese Thomas Goyard e terzo lo spagnolo Angel Granda-Roque.



Nessuna regata per i 470, maschili e femminili, le cui classifiche rimangono invariate con Giacomo Ferrari con Giulio Calabrò (Marina Militare) secondi e Matteo Capurro con Matteo Puppo (YC italiano) 21esimi; Benedetta Di Salle con Alessandra Dubbini (Marina Militare/SV Guardia di Finanza) terze ed Elena Berta con Bianca Caruso (Aeronautica Militare/Marina Militare) 20esime.

Due le prove per i Laser Standard che vedono un cambio in vetta alla classifica, occupata ora dal danese Herman Tomasgaard seguito dal neozelandese Sam Meech e dal belga William de Smet. Gli italiani sono: 36esimo Marco Gallo (SV Guardia di Finanza), 37esimo Gianmarco Planchestainer (SV Guardia di Finanza), 46esimo Giovanni Coccoluto (SV Guardia di Finanza) e  55esimo Nicolò Villa (CV Tivano).



Una sola prova anche ieri per i Laser Radial, nei quali si assiste a un cambio della guardia sul podio: prima la finlandese Monika Mikkola, seconda la britannica Alison Young e terza l'australiana Zoe Thomson. Sale in 17esima posizione l'azzurra Valentina Balbi (YC Italiano), seguita in 25esima da Silvia Zennaro (SV Guardia di Finanza). 39esima Francesca Frazza (FV Peschiera del Garda) e 42esima Carolina Albano (RYCC Savoia).



Una prova anche per i 49er, al cui comando si trova l'equipaggio statunitense formato da Nevin Snow e Maximiliano Agnese seguito da quello croato di Sime e Mihovil Fantela e da quello britannico di James Peters e Fynn Sterritt. 14esima posizione per Uberto Crivelli Visconti e Gianmarco Togni (Marina Militare) e 22esima per Simone Ferrarese e Valerio Galati (CV Bari/LNI Trani).



Tre prove invece per la classe 49er FX con l'equipaggio italiano di Maria Ottavia Raggio e Jana Germani (CV La Spezia - Sirena CN) che sale dalla 30esima alla 27esima posizione. Al comando si trovano le le neozelandesi Alexandra Maloney e Molly Meech seguite dalle britanniche Sophie Weguelin e Sophie Ainsworth e dalle statunitensi Stephanie Roble e Margaret Shea.



Nella classe Finn si trova al comando il finlandese Tapio Nirkko seguito dal norvegese Anders Pedersen e dal francese Jonathan Lobert.

Nei Nacra 17 sono primi i brasiliani i brasiliani Samuel Albrecht e Gabriela Nicolino de Sá, secondi gli australiani Jason Waterhouse e Lisa Darmanin e terzi gli argentini Santiago Lange e Cecilia Carranza Saroli.



Da Miami il Direttore Tecnico Michele Marchesini commenta così la lunga giornata:

 "Difficile fare valutazioni dopo due giornate in condizioni così estreme e il programma in molti casi in ritardo. Ieri soprattutto, alcune prove sono state forzate al limite: regatare con quattro nodi o poco più è estremo ma evidentemente fa parte del gioco. Partire puliti, agganciare la prima pressione, gestire il rischio sono fondamentali semplici da citare, non altrettanto da realizzare nella pratica. In giorni così la capacità di tenere nervi saldi e concentrazione fanno la differenza."



Per la giornata di oggi si spera nell'arrivo del vento per poter svolgere le regate in programma e per provare a recuperare le prove non disputate nei giorni scorsi. I primi a scendere in acqua saranno i Finn con il primo segnale di avviso previsto alle 10:00 locali (ore 16:00 in Italia) sul campo Delta. 

Responsabilità editoriale di Saily.it