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Singolo 2024, trials a Valencia

Con Saily ai trials

Responsabilità editoriale Saily.it

Ci sono le date per gli attesi trials di World Sailing, per decidere le classi singolo maschile e femminile di Parigi 2024. Dall'11 al 15 marzo a Valencia si confrontano il Laser (olimpico dal 1996), il D-Zero, il Melges 14 e l'RS Aero. Un confronto generazionale, ma non solo - FOTO

 

I produttori delle quattro derive singolo invitate ai trials World Sailing per scegliere la classe olimpica maschile e femminile di categoria, hanno ricevuto l'invito ufficiale: ci si vede a Valencia dall'11 al 15 marzo, ciascuno deve portare quattro barche, nelle due versioni maschile e femminile. Le attuali classi olimpiche, quelle che regateranno anche a Tokyo 2020 sono Laser Standard (Maschile, dal 1996) e Radial (femminile, dal 2008, con randa più piccola a taglio radiale). Adesso però non hanno la certezza di mantenere lo status a cinque cerchi.

LASER, IL RE E' NUDO - Stante il successo planetario e inarrestabile di un vero e proprio fenomeno chiamato Laser, scafo che ha saputo anche restare al passo dei tempi e del mercato aggiungendo prima la vela Radial e poi la 4.7 per i giovanissimi, negli anni sono state moltissime le imitazioni, ma quasi tutte si sono rivelate dei flop. Troppa la potenza del Laser, immensa la sua diffusione, ovunque nel mondo, su laghi, fiumi o coste, è possibile veder navigare un Laser. Facile, economico, fisico. Il suo avvento olimpico lo ha trasformato quasi in un attrezzo atletico. Le sue caratteristiche ne hanno fatto la barca che ha laureato grandissimi campioni, i più grandi della storia velica recente: Ben Ainslie, Robert Scheidt.

Punto di forza del Laser è la diffusione, ma anche la rete commerciale e l'assistenza: alle regate internazionali più importanti il cantiere è un partner prezioso per organizzatori e federazione mondiale. Alle Olimpiadi e ai mondiali sono fornite le barche tutte uguali pronte alla regata. Eppure dopo tanti anni anche il regno felice e incontrastato della deriva più diffusa al mondo potrebbe finire. Oltre alla pendente questione antitrust che obbliga i produttori a lasciar costruire su licenza le barche da più cantieri, c'è la decisione tecnica di WS di fare i trials con tre concorrenti agguerrite.

Il mondo Laser è in fermento nelle recenti settimane anche per altri motivi: Laser Performance, il produttore del Laser, ha annunciato lo sviluppo di nuovi prodotti, una vela chiamata C5 (armo in carbonio e randa trasparente square topped, simile alle vele degli skiff olimpici) destinata ad allargare il range di utilizzatori e prendere fette di mercato dove il 4.7 ancora non è la scelta primaria di giovani velisti appena scesi dall'Optimist. Parallelamente alla C5 è previsto lo sviluppo di vele più grandi: C7 e C8, di prestazione e potenza. E infine è annunciato un nuovo albero basso in carbonio per il Radial. Il tutto però, è spiegato, non vale per i Laser olimpici: Standard e Radial restano come sono, per Tokyo e - si spera da parte loro - anche per Parigi 2024. La stessa ILCA, l'associazione internazionale della classe, è intervenuta in tal senso.

In attesa di raccontarvi in diretta i Trials di Valencia, ecco un primo profilo delle altre barche che insidieranno il Laser.

DEVOTI D-ZERO - In ordine alfabetico il primo concorrente anti-Laser ai Trials di Valencia è il D-Zero del cantiere Devoti. Luca Devoti è un personaggio che non ha bisogno di presentazioni, costruisce i Finn vincitori di tutte le medaglie d'oro alle ultime quattro Olimpiadi, lui stesso ha vinto un argento olimpico a Sydney 2000, è geniale, innovativo e umorale, è Devoti. La sua reinterpretazione del singolo leggero nasce intorno al 2013 in collaborazione con Daniel Punk, rifinito dopo numerosi test fino alla forma definitiva sul mercato. In Gran Bretagna la Classe è assai sviluppata e il D-Zero è stato venduto in 160 esemplari. Piatta, con accenno di ali laterali, piano velico potente e alcune trovate nell'attrezzatura. Lunga 4,20 lo scafo pesa 43 chili, la vela North Sails ha 8,1 mq nella versione grigia (più grande) e 6.9 nella versione blu.

MELGES 14 - Nato nel 2014, apparentemente senza pensare a un futuro olimpico, il piccolino di casa Melges sembra provare a mettere in una deriva singola lo stesso appeal generale dei prodotti del cantiere che porta il nome di uno dei velisti più celebri della storia USA. Disegnato da due mostri della vela d'altura come Reichel/Pugh, lunga 4,26, scafo basso, anche lui con accenno di ali laterali per aiutare il momento raddrizzante del timoniere, disponibile con tre piani velici Nero (9.1 mq), Blu (7.4) e Rosso (5.4), con tre vele diverse per tre range di pesi e quindi di utilizzatori, pozzetto pulito e sensazione di immediatezza. Negli USA la classe ha un buon numero di regate e barche, ma si sta espandendo anche in Africa, Asia e Europa. Previsto un "dolly" per il trasporto facile sul tetto dell'auto.

RS AERO - Viene dalla Gran Bretagna, da uno dei costruttori di derive più prolifici, con successi a ripetizione, l'ultimo nato tra i pretendenti al trono quarantennale del Laser. Bordo libero appena più alto dei concorrenti, poppa più larga e aperta, regolazioni con manovre ergonomiche, più corta (4 metri esatti) e più leggera (solo 32 chili), anche l'Aero ha tre vele diverse da 8.9 mq, 7.4 e 5.2. Albero e boma sono di carbonio, deriva e timone in epoxy. Votato come deriva dell'anno da tre paesi (USA, Olanda e Estonia) nel 2015. Chi la prova ci si sente subito a casa, e racconta divertimento e semplicità.

Tre barche abbastanza simili, tre cantieri importanti, una diffusione iniziale promettente: per ciascuna di esse, la prospettiva di diventare classe olimpica puo' significare un futuro luminosissimo. Chi non dovesse essere scelta, invece, avrà sempre la prospettiva di una sua storia e una sua vita sul mercato. E' già successo, con il Fireball sconfitto dal 470 nei Trials. Di sicuro la vetrina olimpica assicura tanta visibilità in più.

Come si svolgeranno i Trials di Valencia (città dove tra l'altro vive e lavora proprio uno dei "contendenti", Luca Devoti, che qui ha anche la sede della sua Sailing Academy, un training centre molto in voga specie tra i singolisti)? Quale il programma e i criteri di valutazione? Chi saranno i velisti che testeranno le barche? I Trials per i singoli 2024 a Valencia 2019 si possono ben definire come uno dei momenti storici più importanti per la vela quest'anno. Inutile dire che Saily sarà presente e vi racconterà tutto in diretta.

Responsabilità editoriale di Saily.it