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Vela Paralimpica niente Parigi 2024

Brutte notizie

Responsabilità editoriale Saily.it

Doccia fredda sulle speranze della vela di rientrare nel programma Paralimpico da Parigi 2024, dopo l'esclusione da Tokyo 2020. Un'altra brutta pagina per World Sailing, a poche settimane dall'Annual General Meeting in Florida (uragani permettendo) che promette battaglie e possibili sconvolgimenti del futuro delle classi olimpiche

 

A World Sailing non ne va bene una. Fresca delle dimissioni del direttore marketing (NE ABBIAMO PARLATO QUI - http://www.saily.it/it/article/world-sailing-venti-di-crisi) Hugh Chambers, fedelissimo del CEO Andy Hunt, e poco prima della conferenza annuale prevista per fine ottobre a Sarasota (Florida) tra numerose incognite meteo e politiche, arriva l'ultima doccia fredda. Fallisce la corsa della Vela per rientrare nei programmi dei Giochi Paralimpici, a partire da Parigi 2024.

La decisione, o meglio la nuova bocciatura, è arrivata dall'International Paralympi Committee (IPC) nella seduta del 13 settembre a Madrid. La richiesta di reinserimento della Vela, dopo l'esclusione seguita alle Paralimpiadi di Rio 2016, era stata presentata entro la scadenza prevista del 9 luglio scorso. La federvela mondiale è stata informata che la Vela non incontra uno o più dei criteri di inclusione stabiliti dall'IPC nel suo handbook.

In un comunicato World Sailing si dice "scioccata" per l'inattesa decisione del Comitato Paralimpico Internazionale, e dichiara di aver chiesto un incontro con i vertici dell'IPC per conoscere meglio i dettagli e i motivi della mancata inclusione. Lo stesso Andy Hunt ha detto: "Abbiamo lavorato senza risparmiarci per essere in regola con i criteri IPC e la nostra application era di elevato standard. Tutti in federazione siamo profondamente rattristati dalla decisione dell'IPC."

La Vela è considerata tra gli sport più inclusivi per molti tipi di disabilità, e partendo dalle reazioni di molti velisti paralimpici erano state messe in atto una serie di azioni ed eventi per riconquistare il posto ai Giochi. Nel gennaio del 2015 la decisione di escludere la vela dopo Rio era stata presa per il mancato raggiungimento della diffusione internazionale minima prevista (32 paesi e 3 continenti).

A seguito di ciò World Sailing aveva nominato anche l'italiano Massimo Dighe (ex atleta paralimpico a Londra 2012) quale Para World Sailing Manager, e aveva inserito nel Piano Strategico 2017-2020 una serie di iniziative specifiche per raggiungere i minimi previsti e richiedere la riammissione ai Giochi. Agli ultimi mondiali paralimpici questi obiettivi sembravano essere stati raggiunti, ma adesso è arrivata la doccia fredda.

La vela paralimpica aveva raggiunto 101 velisti da 42 paesi agli ultimi Mondiali Para World Sailing, e nell'ottica di avvicinare sempre più il mondo para a quello olimpico, è stato deciso che dall'edizone 2022 in Olanda (The Hague) le classi paralimpiche parteciperanno ai Mondiali di quelle olimpiche. Ma tutto questo evidentemente non è servito.

"Abbiamo lavorato per dare alla comunità dei velisti paralimpici l'opportunità di confrontarsi nella massima espressione dello sport, i Gioch, ma questo ci è stato negato ancora. Siamo delusi, ma non perdiamo la volontà di lottare per l'obiettivo. Lasciatemelo dire, siamo velisti, siamo abituati alle tempeste, supereremo anche questa."

Responsabilità editoriale di Saily.it