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Artemis Tech, l'infinito e oltre

Una bella storia di futuro con un forte tocco velico

Responsabilità editoriale Saily.it

Artemis Technologies, una spin-off delle ultime sfide svedesi in Coppa America, lavora a un progetto avveniristico ma concreto: la nave Autonomous Sailing Vessel (ASV), zero emissioni e 50 nodi, per merci e passeggeri. Sarà così il nuovo trasporto marittimo? GUARDA IL VIDEO

 

Ricordate Waterworld? Un po' pessimista, forse. Ma il mondo cambia velocemente e ormai un futuro sull'acqua e senza carburanti fossili è, più che un sogno, un obbligo. Una possibile risposta, o almeno una ricerca a uno stadio molto avanzato, viene da un gruppo di lavoro che negli ultimi anni è stato impegnato in alcune sfide all'America's Cup, gli svedesi di Artemis Racing.

Wingsail, foiling, grandi prestazioni, sono alla base della spin-off Artemis Technologies, che ha scelto di continuare a studiare il tema, non per sport ma per un utilizzo globale sul mare, per creare la prima Autonomous Sailing Vessel (ASV).

IL VIDEO CHE SPIEGA COS'E'

Artemis Technologies ha stabilito una sede a Belfast con l'obiettivo di riportare nella città dell'Irlnda del Nord il traffico marittimo che storicamente ha avuto. Alla guida della società c'è un velista super-titolato, due volte medaglia d'oro olimpica, l'inglese Iain Percy, che si è prestato a fornire la sua esperienza nelle immense sfide a eventi velici, in questa impresa di sviluppare una nuova tecnologia verde del trasporto marittimo.

La prima ASV allo studio, che si vede anche nel video in questa pagina, è un catamarano di 45 metri (quasi tre volte quelli di Coppa America), che non richiede carburanti fossili, offre una capacità di navigazione illimitata in tutte le condizioni con una velocità massima di 50 nodi e una di crociera di 30 nodi.

Iain Percy eprime così la sua visione chiara del progetto: "Vogliamo guidare l'industria marittima verso una decarbonizzazione. Partendo dall'eredità e delle esperienze delle nostre Coppa America, sul tema degli hydrofoil, delle vele ad ala rigida, dei sistemi di controllo, possiamo sviluppare e realizzare navi commerciali alimentate da fonti rinnovabili, aiutando un futuro marittimo sostenibile."

Sempre secondo Iain Percy, le navi autonome potranno avere una grande varietà di utilizzi, compreso il trasporto passeggeri da una città all'altra, e sarà solo il primo di una serie di prodotti commerciali marittimi sviluppati dalla società Artemis Technologies a Belfast (IRL), i quali useranno il vento e innovativi sistemi di recupero di energia.

"Attraverso collaborazioni, ricerca e innovazione, prevediamo di utilizzare la ricchissima storia marittima di Belfast e la leadership mondiale della regione nei compositi aerospaziali, per creare il più avanzato polo di costruzioni marittime del Regno Unito."

Secondo i recenti accordi internazionali siglati dall'IMO (International Maritime Organisation), il settore marittimo globale è impegnato a tagliare le emissioni del 50% entro il 2050. La società puo' contare sul sostegno e sul supporto di numerosi stakeholders tra i quali: Belfast City Council, Belfast Harbour, Stena Line, Bombardier, Harland and Wolff, Queen’s University, Ulster University, Belfast Met, NIACE, Creative Composites and Catalyst Inc; ed è primo firmatario del progetto UK Research and Innovation, Strength in Places funding call.

E' una bella storia di idee e futuro, e ci piace che affondi così chiare radici nella vela. I giovani e l'Italia prendano nota e si diano da fare.

http://www.artemistechnologies.co.uk/

Responsabilità editoriale di Saily.it