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Kiwi-Luna Rossa, schermaglie sul vento

Coppa America e vecchi merletti

Responsabilità editoriale Saily.it

Un comunicato del defender Emirates Team New Zealand stuzzica il Challenger of Record Luna Rossa: "Rappresenta tutti gli sfidanti, non solo se stessa". Non si risolve la disputa (e le diverse vedute) sui limiti massimi di vento per le regate dell'America's Cup. Luna Rossa (Challenger of Record) ferma a 20 nodi. ETNZ a 24. Tocca all'Arbitration Panel: accordo o decisione terza entro il 20 marzo

 

Che ambientino la Coppa America, dove per una differenza di 4 nodi sulla forza del vento si va davanti a un tribunale "arbitro". I segnali di grande freddo tra gli ex alleati, i neozelandesi detentori della Coppa e gli italiani primi sfidanti, s'erano già visti (QUI IL NOSTRO POST SULLE DIVERSE POSIZIONI). Ma adesso il defender sceglie di lavare in pubblico i panni della discussione "in famiglia".

Spunta un comunicato, piccato e polemico, che Grant Dalton ha rilasciato oggi sulla discussione riguardante i limiti di vento, che Luna Rossa vorrebbe abbassare a max 20 nodi, mentre i kiwi vogliono tenere (come a Bermuda 2017) fermi a 24 nodi. La novità, oltre che nel tono, è l'attacco di ETNZ al ruolo di Challenger of Record, visto che si accusa Luna Rossa di portare avanti solo il proprio punto di vista.

Ma è poi vero che entrambi gli altri sfidanti (inglesi e statunitensi) sono daccordo con il defender sui 24 nodi? E perchè non si esprimono? L'impressione è che tutti i team siano alle prese con tanto lavoro e parecchi problemi, e una piccola tempesta in un bicchiere d'acqua puo' far comodo come diversivo. E pensare che siamo solo all'inizio...

Ecco i comunicati in italiano e l'originale Inglese.

 

9 gennaio 2020 - CHIARIMENTO SUI PROSSIMI PASSAGGI PER I LIMITI DEL VENTO / CONDIVISIONE CON GLI SFIDANTI

Principalmente a causa di un disaccordo sui limiti del vento per le regate ad Auckland, le condizioni non sono state concordate con il Challenger of record entro la data di scadenza del 20 dicembre 2019. Come richiesto dal Protocollo, la questione è stata ora deferita all'Arbitration Panel per la mediazione tra Defender e Challenger of Record. Tale mediazione avrà successo se raggiungerà un accordo tra le Parti ma, in caso di esito negativo, il Protocollo impone al collegio arbitrale di prendere una decisione finale sulla questione entro il 20 marzo 2020.

A beneficio di tutti, si ricorda che il Deed of Gift dell'America's Cup richiede che le regole e le condizioni di regata siano concordate di comune accordo tra il difensore e lo sfidante, ma poichè la moderna America's Cup coinvolge più sfidanti, questo aspetto è modificato dal Protocollo sulla base del quale tutte le squadre hanno presentato la sfida. Ai sensi del Protocollo della AC 36, il Challenger of record (COR) ha la responsabilità di rappresentare tutti gli sfidanti e ciò comporta la consultazione con altri sfidanti prima di assumere una posizione rispetto al Defender su questioni come le condizioni di regata.

Il defender non si occupa direttamente degli altri sfidanti su tali questioni, ma lavora sulla base del fatto che il COR presenti la posizione collettiva degli sfidanti quando intraprende tali negoziazioni, non solo l'opinione della propria squadra di vela, ovvero Luna Rossa. In effetti, nelle varie negoziazioni che ETNZ ha avuto con il COR, ci sono stati molti esempi pratici in cui questo ha fatto specifico riferimento alle opinioni degli altri sfidanti quando ha espresso una posizione particolare.

Emirates Team New Zealand è stato quindi molto sorpreso di apprendere che l'attuale posizione del Challenger of Record in relazione ai limiti del vento, non riflette la posizione collettiva di tutti gli sfidanti. La posizione del Defender sui limiti del vento rappresenta ciò che è necessario per garantire un evento di qualità nelle condizioni di Auckland, a beneficio del pubblico neozelandese, dei visitatori internazionali e del pubblico mondiale.

 

QUI SOTTO IL COMUNICATO UFFICIALE DI EMIRATES TEAM NEW ZEALAND

9 January 2020 - CLARIFICATION OF NEXT STEPS FOR THE WIND LIMITS / MATCH CONDITIONS DISPUTE WITH THE CHALLENGERS

Principally due to a disagreement over Wind Limits for racing in Auckland, the Match Conditions were unable to be agreed with the Challenger of Record by the due date of 20 December 2019. As required by the Protocol, the issue has now been referred to the Arbitration Panel for mediation between the Defender and Challenger of Record. A successful mediation will require agreement between the Parties but if unsuccessful then the Protocol requires the Arbitration Panel to make a decision on the issues of disagreement by 20 March 2020. 

By way of background, the America's Cup Deed of Gift requires racing rules and conditions to be agreed by mutual consent between the Defender and Challenger but with the modern day America's Cup involving multi challengers this is  modified by the Protocol under which all teams enter.  Under the AC 36 Protocol, the Challenger of Record has the responsibility to represent all Challengers and that responsibility involves consulting with other Challengers before taking a position with the Defender on issues such as race conditions. 

The Defender does not deal with the other Challengers direct on such issues but works on the basis that the Challenger of Record is presenting the collective position of the Challengers when undertaking such negotiations, not just the view of its own sailing team, Luna Rossa. In fact, in the various negotiations Emirates Team New Zealand has had with the Challenger of Record there have been many practical examples where the COR has made specific reference to the views of the other Challengers when taking a particular stance.

Emirates Team New Zealand was therefore very surprised to learn that the current stance of the Challenger of Record in relation to wind limits does not reflect the collective position of all Challengers. The Defender's position on the Wind Limits is what is needed to ensure a quality event in Auckland for the benefit of the New Zealand public, international visitors and the world audience.

Responsabilità editoriale di Saily.it