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Triangolo Atlantico, Astronavi pericolose

Brest Atlantique, due terzi del percorso tra mille difficoltà...

Responsabilità editoriale Saily.it

VIDEO E FOTO DA VEDERE - Punto di svolta a Città del Capo, i primi girano l'isola Robben. A 6000 miglia dall'arrivo, delirio e apprensioni in Atlantico per i supertrimarani della Brest Atlantique. Sodebo ha perso un timone e un pezzo di scafo: a bordo stanno affrontando la situazione (interessante quello che dice il media man nel video a proposito della gestione della crisi: calma, dialoghi, evitare il sovra-incidente). E comunque tre su quattro hanno rotto un appendice, e tutti in seguito a collisione...

 

Giganti, impressionanti, superveloci, ultimo grido della vela da corsa oceanica, eppure fragili e impotenti davanti a natura e avversità. Inutile girarci intorno: i grandi trimarani del Triangolo Atlantico Brest Atlantique, 14mila miglia teoricamente da percorrere tutte d'un fiato, e invece spezzettate in tanti pit-stop tecnici, non hanno nella affidabilità il loro punto di forza. Alla fine vince (per ora) chi rompe di meno.

di Christophe Julliand

Dopo due settimane di regata, quindici giorni per la precisione, i quattro trimarani giganti della classe Ultim 32/23 che stanno partecipando alla Brest Atlantiques, evento che Saily vi aveva presentato in dettaglio in questo articolo LINK, si stanno avvicinando all'isola di Robben vicino a Cape Town in Sudafrica. Dopodiché inizierà la risalita dell'Atlantico, un po' meno di 6000 miglia fino a Brest.

In testa, ritroviamo Franck Cammas e Charles Caudrelier a bordo di Edmond de Rotschild che, al rilevamento delle 8 di questa mattina, facevano rotta quasi diretta sul prossimo way point a 28,7 nodi. Il loro passaggio dell'isola di Robben è avvenuto dopo le 20 di mercoledi sera come previsto. Dopo un inizio di regata combattuto, il Gitana Team è entrato nell'emisfero australe in prima posizione ma è stato costretto a fermarsi il 12 novembre a Salvador de Bahia per riparare una deriva danneggiata in seguito a una collisione con un oggetto galleggiante avvenuta qualche giorno prima al largo delle isole di Capo Verde.

VIDEO A bordo di Edmond de Rotschild, manutenzione dei sistemi idraulici durante un momento di tregua, prima di ritrovare vento forte.

Un pit stop durato circa quindici ore che ha permesso al Macif di François Gabart e Gwénolé Gahinet di passare in testa la prima boa del percorso, l'isola di Palmas, arcipelago delle Cagarras, poco distante della famosa spaggia di Ipanema. La leadership del trimarano giallo blu è durata poco però. Subito dopo, il 13 novembre, anche Macif ha dovuto effettuare un pit stop a Rio de Janeiro, per sostituire il timone dello scafo centrale. Mercoledi mattina Macif risulta al secondo posto a 96 miglia del leader.

Colpo di scena nella notte: Macif primo inseguitore costretto a un pit-stop non previsto a Cape Town, per sistemare problemi alle timonerie e al circuito per la gestione della deriva di sinistra. Il cronometro inizia a ticchettare...

VIDEO A bordo di Macif, la strambata spiegata (10 azioni da effettuare in 6/7 minuti in doppio)

Ad approfittare dello scalo forzato di Macif a Rio è stato Sodebo di Thomas Coville e Jean Luc Nelias. Però una profonda depressione sembrava aspettare i nuovi leader al largo del Brasile. Per superarla, Coville e Nelias hanno addirittura scelto di fare dietro front per non mettere a rischio il trimarano. Ed è così che Sodebo è entrato nelle latitudini australi in terza posizione dopo Gitana e Macif.

Due giorni fa, Sodebo annuncia la rottura di un timone, anche in questo caso in seguito a una collisione con un oggetto galleggiante non meglio identificato. La situazione di Sodebo peggiora ulteriormente ieri, quando la parte posteriore dello scafo di destra si è staccato. La situazione è sotto controllo ma lo scalo a Città del Capo rischia di essere definitivo per Sodebo (anche se questi benedetti francesi sono capaci di tutto!).

VIDEO A bordo di Sodebo, il media man racconta la giornata nera di Sodebo la rottura del timone e successiva perdita di una parte dello scafo ma anche la gestione della crisi da parte di Coville e Nélias

E si ritrova così in terza posizione Actual di Yves Le Blevec e Alex Pella. La barca più vecchia della flottiglia navigava questa mattina a 188 miglia del leader. Tutto bene a bordo per Yves Le Blevec e Alex Pella.

VIDEO A bordo di Actual, Alex Pella prepara una pasta mediterranea: ''piace a tutti è come la musica di Bob Marley''

La cartografia e la classifica

https://www.brestatlantiques.com/cartographie-et-classement

Responsabilità editoriale di Saily.it