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Ad Maiora abbandonato, equipaggio in salvo

40 Rolex Middle Sea Race, cose che capitano ai marinai

Responsabilità editoriale Saily.it

DUE VIDEO DEL SALVATAGGIO - Dopo aver riportato gravi danni allo scafo di sinistra, l'equipaggio dello skipper Bruno Cardile ha tentato di proseguire nella rotta verso Lampedusa, ma la situazione si è aggravata mettendo a rischio barca e velisti. Il team ha quindi lanciato il May Day e all'arrivo di un mezzo della Guardia Costiera ha abbandonato il trimarano Ad Maiora, che era secondo alle spalle di Rambler 88 e stava facendo una grande regata. "Barca monitorata, la recupereremo e torneremo in mare nel 2020"

 

Da 24 ore non si avevano notizie, e stranamente la direzione e la comunicazione della Rolex Middle Sea Race non davano aggiornamenti, pur essendo evidente dal tracking (barca ferma a Ovest Lampedusa) che il leggendario trimarano Ad Maiora aveva dei problemi. Finalmente poco fa (le 18 di questo mercoledi) è arrivata una comunicazione dello stesso team dello skipper Bruno Cardile.

QUI IL VIDEO DELL'ABBANDONO DI BRUNO CARDILE, ULTIMO A LASCIARE LA BARCA

La barca ha avuto  importanti danni allo scafo sinistro, ed è stata costretta a ritirarsi dalla Rolex Middle Sea Race. L'equipaggio ha tentato di navigare in modo sicuro senza forzare lo scafo danneggiato, ma l'avaria è andata aumentando e a quel punto la scelta prudente e marinaresca di abbandonare la barca è stata obbligata. Qui un video col recupero di uno dei membri dell'equipaggio, Gertjan Andelm e più sotto il comunicato. Nelle prossime ore altri aggiornamenti e immagini.

COME STAVA ANDANDO LA REGATA - Dopo un esaltante match race alla pari con Rambler 88 lungo tutto lo Ionio ed un successivo fantastico lato da Stromboli a Favignana, l’imbarcazione ha iniziato ad affrontare il lato verso Pantelleria e Lampedusa a sud. Una bolina spesso velocissima con punte di 18 nodi in configurazione Staysail e prima mano. Cinque persone di equipaggio sempre al trimming, hanno dovuto vedersela con un mare sempre piu’ importante e sempre più corto che, doppiata Pantelleria, sul lato verso Lampedusa, ha raggiunto i 2,5 metri d’onda.

COSA E' SUCCESSOA pochissima distanza dalla layline per Pantelleria, l’equipaggio ha riscontrato una lesione verticale sullo scafo di sinistra all’altezza delle sartie. Lo skipper Bruno Cardile ha ordinato subito la virata mura a dritta che permetteva di doppiare Lampedusa, come programmato per la regata alleggerendo anche il carico sul sartiame di sinistra.

Dopo circa 30 minuti di navigazione mura a dritta, la lesione allo scafo aveva ormai raggiunto dimensioni poco rassicuranti per l’incolumità dell’equipaggio, sempre la priorità assoluta, e per l’integrità dell’imbarcazione sottoposta a sempre maggiore stress col peggioramento meteo in arrivo. Era chiaro che non era più possibile navigare se non con altissimo rischio per tutti e per tutto. Ad Maiora decide così di ritirarsi dalla regata.

LA DECISIONE DI LANCIARE IL MAY DAYMomenti sempre difficilissimi, ma a questo punto, lo skipper attiva il DSC e lancia il May Day sul CH 16 raccolto dalla Guardia Costiera di Lampedusa che ha inviato sul posto l’unità CP 319 già in mare in servizio. In attesa dell’arrivo dei soccorsi, a bordo regnava la calma e lo skipper disponeva l’ordine di preparare le borse stagne con i propri effetti personali, pc, telefoni, PLB, ecc. di predisporre la liferaft eventuale. Lo sconforto per la vittoria che sfumava dopo tanto impegno e fatica era materializzato negli sguardi amari, nelle strane smorfie e nei sorrisi tirati di ognuno: i cuori battevano forte ed abbracciati, ma tristi.

I SOCCORSIQuando l’unità CP319 di Lampedusa ha raggiunto Ad Maiora, una rapida conversazione radio su come effettuare il recupero dell’equipaggio e raccomandazioni del comandante della Guardia Costiera, uno ad uno, tutti i membri dell’equipaggio hanno lasciato il trimarano per essere recuperati, per ultimo il comandante Bruno Cardile, come vuole l’onore di ogni comandante.

E ADESSO? Ad Maiora è sotto costante monitoraggio satellitare e sarà raggiunta per essere trainata o per navigare  a motore in sicurezza fino a Lampedusa dove verrà eseguita una riparazione d’emergenza che possa consentire di navigare a motore fino a Malta o Sicilia nei prossimi giorni di mare calmo­­­. E’ già allerta per predisporre i lavori di riparazione fattibili durante l’inverno per ritornare in regata nel 2020. Il Team ha voluto ringraziare i tantissimi fans che hanno contattato per complimentarsi per rincuorarci e per conoscere le condizioni dell’equipaggio e del trimarano.

EQUIPAGGIO - Bruno Cardile (skipper/tactician), Attilio Miccichè (watch leader/helm/trimmer) Gertjan Andel (bowman/trimmer) Matteo Lureschi (trimmer), Fabrizio Volpi (albero)

Responsabilità editoriale di Saily.it