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Immenso Francis Joyon in gara con se stesso

63 anni e non sentirli... Segui qui la rotta di Francis

Responsabilità editoriale Saily.it

GUARDA 3 VIDEO - Il grande Francois Joyon, come promesso e progettato, è ripartito. Col suo fedele supertrimarano IDEC Sport, e con davanti una rotta tutta nuova, di record e scoperte, di mari e venti orientali. L'IDEC Asian Tour è partito però da mari ben noti, in Bretagna, da Port Louis (Morbihan), con la prima corsa contro il tempo verso un altro Port Louis alle Isole Mauritius! 8000 miglia da fare in solitario in meno di 26 giorni e 4 ore, per battere se stesso... SEGUI IL TRACKING

 

di Fabio Colivicchi

Da Port Louis a Port Louis ci sono 8000 miglia, non è un giro del mondo, ma ci va vicino: un Port Louis è in Bretagna, finestra sull'oceano Atlantico, l'altro Port Louis è su un'isoletta dell'oceano Indiano. Francis Joyon a 63 anni prova a far vedere chi è il marinaio del secolo, il volto scavato dal vento sarà da solo sul super trimarano IDEC Sport, detentore del Trofeo Jules Verne per la circumnavigazione a vela più veloce (40 giorni e 23 ore). La sua vita contro il tempo sugli oceani lo porterà nel 2020 in tour sui mari asiatici: da Mauritius andrà a Ho Chi Min (4000 miglia), da qui a Hong Kong (1000 miglia), e quindi la Hong Kong-Londra, la Clipper Race di 13000 miglia a caccia del primato di Giovanni Soldini e Maserati.

Ma intanto, IDEC e Francis devono arrivare sull'isoletta equatoriale dell'Indiano entro il 14 novembre (se vogliono fare il record), passando Biscaglia, le Canarie, Capo Verde, scendendo gli alisei atlantici ed evitando perturbazioni pericolose che si stanno formando, Capo di Buona Speranza in Sudafrica, e risalendo l'Indiano evitando i pirati... Il record da battere è sempre loro, stabilito nel 2009. Nel 2014 non andò bene il tentativo di Lionel Lemonchis, che scuffiò al largo delle coste brasiliane. Insomma, non è una passeggiata.

Nell'intervista che potete vedere in uno dei tre video bellissimi di questa pagina, Joyon se la prende con una lentezza quasi filosofica, pur essendo al via di una impresa di tale portata: "Posso farcela. E' vero che nei primi giorni il vento sarà leggero, avrei preferito più forte, ma non abbiamo scelta, partire subito per evitare nelle prossime settimane venti forti in faccia! E poi ci aspettiamo una discesa veloce del Portogallo, per agganciare prima possibile gli alisei atlantici. Capo Verde sarà decisivo: con il mio router a terra Christian Dumard stiamo tenendo d'occhio una vasta depressione che si sta formando verso Sud, che rischia di spezzare i trade winds dominanti. Ecco perchè partiamo subito. Il record puo' essere battuto, saremo un po' sotto fino all'Equatore, ma poi dovremmo coninciare a rimontare e superarlo."

Dopo due giorni, invece, IDEC 2019 è in vantaggio su IDEC 2009 e punta già alle Canarie (vedi il gracking qua sotto).

"Questo sarà il mio più lungo tragitto in solitario con questa barca, una bella occasione per imparare nuove cose! 8000 miglia fino a Mauritius è come fare tre Rouht du Rhum!" A 63 anni chi puo' dire di avere la vitalità, la forza di immaginare e organizzare il viaggio, e la capacità di navigare mezzo mondo da solo sul mostro a vela più veloce in circolazione? Ennesimo chapeau e buon vento a Francis Joyon.

SEGUI QUI IL TRACKING DI JOYON E IDEC SPORT

 

Video Credit: hélico and Inboard images Wanaii / IDEC SPORT 

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