VIDEO DELL'ARRIVO DI HUGO BOSS - E' primo degli IMOCA, in 11 giorni, 23 ore, 10 minuti e 58 secondi, alla media di 12,33 nodi (sull'ortodromica), percorrendo un totale di 4713 miglia (media sull'acqua 16,4 nodi). Ma la Giuria assegna 24 ore di penalità a causa dell'uso del motore per liberare la barca dall'incaglio tra gli scogli la notte scorsa (è la pena minore per un caso simile, ha rischiato la squalifica). Ora la vittoria (la prima di un inglese dal 2002 di Ellen MacArthur) è ad alto rischio. E i francesi...
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Alex Thomson dormiva, l'urto con gli scogli l'ha svegliato violentemente. Il marinaio, prima che l'uomo, ha reagito con prontezza: vele ammainate, motore spiombato per liberarsi dall'incaglio, verifica del galleggiamento. Si è rimesso in rotta a vela, e ha ripiombato il motore. Ha tagliato la linea per primo nella classe IMOCA, e quarto assoluto a Point-a-Pitre, ma poco dopo ha saputo: la giuria gli ha assegnato 24 ore di penalità per aver acceso il motore del suo Hugo Boss e disincagliarsi.
PENA MINIMA E SENZA APPELLO - Secondo Georges Priol presidente della giuria internazionale composta da due membri francesi, due inglesi e un tedesco, la pena è la minima prevista da un codice usato da World Sailing nelle regate offshore. Precisa anche che la Giuria non ha voluto squalificare il concorrente britannico e che la decisione è senza appello.
Per quanto la Giuria sia stata "buona" con Alex, l'inglese rischia di vedersi volar via la vittoria (sarebbe la prima volta per un inglese, dal lontano 2002 quando vinse Ellen MacArthur). A beneficio dei "soliti" francesi...
FRANCESI PRONTI AD APPROFITTARNE - Gli inseguitori sono entrambi transalpini e agguerriti: Paul Meilhat (SMA) e Yann Eliès (UCAR-StMichel, ci ripetiamo ricordando che questa barca è l'ex Gitana di Sebastien Josse e da dicembre sarà la barca di Giancarlo Pedote con la quale l'italiano si prepara a partecipare al Vendée Globe 2021), sono distanti rispettivamente 115 e 130 miglia da Pointe-à-Pitre. Lottano per il secondo posto, ma potrebbero anche risultare primi, se arrivassero entro le 13:10 UTC di sabato 17 novembre. In molti sono col fiato sospeso in queste ore... Un'altra volata Rhum dopo quella incredibile tra Gabart e Joyon.
Di sicuro, se Thomson dovesse essere superato per via della penalità, e perdere così anche i 23.000 euro di premio al vincitore di classe, non avrebbe che da recriminare con se stesso. Umanissima, ma imperdonabile, la leggerezza di addormentarsi in avvicinamento alla costa dell'isola di arrivo, dopo 3500 miglia di tempeste, alisei, e battaglia oceaniche.
In un certo senso, Alex ha fatto una delle sue celebri imprese teatrali: prima in smoking sulla kanting keel, poi di corsa in testa d'albero per tuffarsi da lassù, quindi in volo su un kite trainato dall'Imoca atterraggio comoreso... Sempre in smoking e sempre a beneficio di telecamera. Alex l'istrione che ha rivoluzionato il modo di comunicare la vela oceanica. Stavolta l'ha fatta grossa, sorprendendi anche se stesso.
Da parte loro, gli organizzatori non brillano per serena imparzialità: hanno trasmesso gli arrivi in diretta dei due trimarani Ultim di Joyon e Gabart, poi quello del terzo, un altro trimarano di 50 piedi di Armel Tripon, e invece "niente" per l'arrivo di Hugo Boss, che pure era da consoderare parecchio emozionante e significativo, anche visti i danni ingenti alla barca dopo l'incidente di poche ore prima.
Come per la vicenda della vela offshore alle Olimpiadi (appena iniziata e chissà quanti colpi di scena ci riserva), i francesi si comportano come se il grande altomare velico fosse una loro esclusiva. E il peggio è che hanno tutti i motivi per farlo...