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L'Atlantico è un sorso Route du Rhum 2018

#RDR2018 Preview

Responsabilità editoriale Saily.it

E' una super-classica della vela oceanica, va in onda ogni quattro anni (come Olimpiadi,  Vendée Globe e Mondiali di Calcio...), è nata come risposa francese alla Ostar britannica. Quest'anno compie 40 anni e raddoppia le attese. Tutti i grandi navigatori al via. E anche due italiani che... - GUARDA 3 VIDEO

 

di Christophe Julliand

Dal 1978 in poi, il fenomeno si ripete ogni 4 anni. Saint-Malo, cittadina di 45.000 abitanti e la sua regione si apprestano a vivere la partenza della Route du Rhum. Quest'anno però è un anno speciale: l'undicesima edizione della transatlantica in solitario, risposta francese alla Ostar inglese, spegne 40 candeline. E per quella dei quarant'anni ci sono tutti gli ingredienti per vivere una regata da leggenda e tutti gli ingredienti per alimentare la leggenda stessa del Rhum.

IL TEASER

La festa del villaggio- Tra il 24 ottobre data di apertura del Race Village e domenica 4 ottobre, data della partenza, la città corsara di Saint-Malo e dintorni si apprestano ad accogliere circa 2 milioni di visitatori, 200.000 soltanto per la domenica della partenza. Con 12.000 mq di tendostrutture è un Race Village ancora più grande delle edizioni precedenti che permetterà a oltre 200 espositori del settore nautico e non di vendere o di fare conoscere direttamente i loro prodotti al pubblico. E' anche qui, nel ''villaggio'' che i principali sponsor dei concorrenti organizzeranno conferenze, incontri e operazioni di relazioni pubbliche. Come contorno, in tutta la città, un ricco programma di animazioni con concerti, spettacoli pirotecnici a destinazione del grande pubblico. Una festa della vela insomma, come la Barcolana.

Percorso invariato- Invariato il percorso: si parte da Saint-Malo, si arriva a Pointe à Pitre in Guadalupa per un totale teorico di 3.542 miglia. Poche miglia dopo la partenza, come da tradizione, la flotta andrà a girare una prima boa a Cap Frehel per le diretta tivù e per il saluto al pubblico. A seguire bisognerà andare a girare la punta della Bretagna e attraversare la Biscaglia, prima potenziale difficoltà del percorso, specialmente in questa stagione.

Partecipazione record- Primo record battuto: la partecipazione. 124 navigatori iscritti (erano 91 per l'edizione 2014). Con i migliori skipper di tutte le sei classi ammesse:

  • Trimarani giganti della classe Ultim,
  • Monoscafi di 60 piedi della classe Imoca,
  • Piccoli trimarani della classe Multi 50,
  • Piccoli monoscafi di 12 metri, i Class 40 (con più di 50 iscritti è come al solito la categoria più rappresentata)
  • L'eterogenea categoria Rhum è divisa quest'anno (ed è una novità) in due classifiche separate, monoscafi e multiscafi.

L'Italia presente con due iscritti - In categoria Rhum monoscafo, Andrea Mura si presenta di nuovo con il 50' Vento di Sardegna. Dopo la vittoria nel 2010 e il secondo posto nel 2014, è la terza partecipazione consecutiva per il navigatore sardo. Dopo la ''shit storm'' politico-mediatica e successive dimissione da deputato, Mura è pronto ad affrontare qualche burrasca vera e a tornare a fare, come scritto su Fare Vela, quello che ''meglio sa fare, cioè il velista''. Contattato da Saily due giorni fa, Andrea Mura e l'equipaggio di Vento di Sardegna avevano passato Gibilterra ed erano a Cadice. A spanna rimangono a VDS 350 miglia per risalire le coste del Portogallo e della Galizia, altre 350 dal Finisterre spagnolo al Finistère bretone.

IL FILM DEL RHUM 2014 DI ANDREA MURA

Iscritto in Class 40, Andrea Fantini ed Enel Green Power sono Lorient per gli ultimi preparativi sulla barca. L'ultimo tratto tra Lorient e Saint-Malo (250 miglia) sarà l'occasione per un check completo dell'imbarcazione insieme con il suo preparatore, Tommaso Stella, che lo aveva accompagnato come co skipper per la Transat Jacques Vabre in doppio nel lontano 2011. Dopo aver integrato il team di Giovanni Soldini a bordo del VOR 70 Maserati tra il 2013 e il 2015, Fantini ha iniziato una partnership con Enel e potuto di nuovo partecipare alla Jacques Vabre con Alberto Bona, regata purtroppo finita in anticipo in seguito a una collisione con un oggetto galleggiante.

IL PROGETTO ENEL GREEN POWER

Visto che abbiamo fatto il suo nome, parliamone di Alberto Bona: due partecipazioni alla Mini Transat tra cui un quinto posto in categoria Serie a bordo di un vecchio Pogo 2 nella terribile edizione del 2013 e altri risultati di rilievo come il secondo posto nella Les Sables-Le Azzorre del 2016 in categoria Prototipi dietro a un certo Ian Lipinski. Ebbene anche Bona faceva parte degli iscritti per questa Rotta del Rhum.

Aveva trovato la barca, una performante, firmato l'opzione di noleggio. Aveva trovato anche il tempo tra i vari impegni. Aveva soprattutto tanta voglia di farla questa regata e farla bene dando il massimo. Purtroppo ha dovuto rinunciare per mancanza di budget. Absens heres non erit - ''gli assenti hanno sempre torto'' - dicevano i Latini. Sarà vero in aula... Forse lo è anche da parte di tutte le aziende italiane contattate che non hanno osato apportare il loro sostegno al progetto del giovane Alberto Bona.

Responsabilità editoriale di Saily.it