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I giorni che decidono il futuro della vela

La Federvela mondiale riunita in Florida fino a domenica

Responsabilità editoriale Saily.it

NOSTRO SPECIALE - A Sarasota, nel Golfo del Messico, settimana ad altissima tensione per lo sport della vela, non solo nella versione olimpica. Passaggio reso drammatico dalla crisi World Sailing (bilancio, leadership e governance), sottoposta a petizioni e indagini (il più esplosivo sul monopolio: attese novità). Il tema centrale resta quello delle classi olimpiche 2024. Ricordate Londra? Cambierà ancora tutto. Il Board rilancia la Keelboat in doppio, a danno del 470. L'Italia in campo. Calendario, protagonisti, scenari e possibili finali - VIDEO DAY 1

 

Benvenuti a Sarasota, Hotel Regency, Boulevard of the Arts, strada piena di artisti e performers e incastonata da giardini botanici e vista sul Golfo del Messico. E' questo il palcoscenico nel quale si terrà la più attesa e per certi versi drammatica conferenza annuale della federazione velica mondiale World Sailing. Ogni anno WS si incontra per il Mid Year Meeting (quest'anno è stato a Londra a maggio), e per l'Annual Conference in autunno.

Questo però è anno di decisioni pesanti: le classi olimpiche che correranno le Olimpiadi di Marsiglia (Parigi) 2024. Una corsa che tanti vogliono vincere, con tutti i mezzi. Sullo sfondo una federazione in crisi, con bilanci in rosso e mancanza di personalità autorevoli con ruoli di guida. In questo quadro, il massimo livello della vela sportiva, le Olimpiadi, diventa l'oggetto conteso di una guerra di tutti contro tutti. Per la prima volta anche per chi scrive è davvero difficile raccontare cosa sta avvenendo e cosa potrà succedere. Ma possiamo provarci.

A Sarasota si delineerà la vela olimpica per Parigi 2024. L'appuntamento in Florida segue le decisioni prese da World Sailing (WS) al Mid Year Meeting di Londra a maggio, nell'auditorium del Chelsea Football Club, nel quale erano state decisi i 10 eventi per le Olimpiadi che si correranno a Marsiglia. (QUI IL REPORT COMPLETO). Decisioni abbastanza sorprendenti e non del tutto chiare nè definitive che hanno innescato discussioni, dubbi, e ovviamente mesi di intensa attività di lobby da cantieri, classi e federazioni nazionali, ciascuno con l'obiettivo di portare l'acqua al proprio mulino.

Le scelte di Londra non hanno certo suscitato entusiasmi anche dalla base degli appassionati, e comunque ben sette delle dieci classi olimpiche attuali erano state poste "sotto osservazione" sia per motivi tecnici che per lo spauracchio di un'azione giudiziaria delle autorità antitrust internazionali relativamente alla situazione di monopolio costruttivo di molte classi.

Tra le novità introdotte a Londra anche il Kiteboarding, il cui ingresso per forza di cose puo' significare la rinuncia a una delle classi attuali. Fin qui la schematica ricostruzione.

CLASSI OLIMPICHE ATTUALI (2016-2020)

Catamarano Misto - Nacra 17

Skiff maschile - 49er

Skiff femminile - 49er FX

Doppio maschile - 470

Doppio femminile - 470

Singolo pesante maschile - Finn

Singolo maschile - Laser

Singolo femminile - Laser Radial

Windsurf maschile - RSX

Windsurf femminile - RSX

 

CLASSI OLIMPICHE 2024 (DECISE DAL MID YEAR DI LONDRA, MAGGIO 2018) * Novità rispetto a Tokyo 2020

Catamarano Misto - Nacra 17

Skiff maschile - 49er

Skiff femminile - 49er FX

*Doppio misto - 470

*Singolo misto (due classi una maschile e una femminile) - Finn + classe da definire

Singolo maschile - Laser

Singolo femminile - Laser Radial

Windsurf maschile - Da definire

Windsurf femminile - Da definire   

Kim Andersen (DEN), il presidente che ha preso il posto dell'italiano Carlo Croce, avrà il compito a Sarasota di guidare Council e Committee verso decisioni difficili e possibilmente condivise dalla maggioranza del movimento, sapendo anche di dover passare in un canale molto stretto tra due indicazioni chiare che arrivano dall'esterno: la gender equity imposta dal CIO (parità di numeri tra atleti maschi e femmine), e le regole antitrust (capitolo che minaccia sempre di esplodere da un momento all'altro con conseguenze, economiche prima ancora che giuridiche, anche per quelli che ancora oggi provano a fare finta di niente). Secondo molti, Kim nella migliore della ipotesi non ha la statura per un simile passaggio. Ma è quello che abbiamo. Per questo sarà importantissimo, più di altre volte, il ruolo delle MNA (Member's Nation Authority, la federazioni nazionali, tra cui la nostra FIV).

"Il Council ha deciso alcuni "eventi" a maggio. Il prossimo passo è selezionare gli "equipment" (o Classi), e questo è ciò che dovremo fare in Florida ai primi di novembre. Ci sono due classi (Laser e RSX (quattro eventi considerando maschi e femmine) sulle quali WS sta applicando le decisioni prese a Londra sul tema anti-monopolio."

Il windsurf RSX, come anticipato in esclusiva da Saily (QUI) ha annunciato di lasciare libertà di costruzione della tavola a più cantieri in tutti i continenti. Il Laser ancora non si è mosso in tal senso, e forse anche per questo, nei giorni scorsi WS ha reso nota la "procedura di selezione" con trials (tra Laser, Melges 14, D-Zero e RS-Aero) per scegliere l''event "singolo maschile e femminile".

QUESTIONE LASER - WS sta spingendo il Laser fuori dalle Olimpiadi? Andersen lo nega: "Stiamo solo applicando le norme anti-trust, per non avere problemi come WS, non stiamo mandando via il Laser dalla vela olimpica. Il processo in corso è condiviso con il Laser. Il Council deciderà la classe."Sulla posizione del Laser c'è da fare il punto. E' la classe e la barca più diffusa al mondo, quella che offre a WS le maggiori possibilità di penetrazione nei paesi in via di sviluppo per aumentare le MNA (altra "fissa" del CIO di questi anni).

Pur non essendo la più "colpevole" sul tema del monopolio (è costruita da tre cantieri, come alcune parti dell'attrezzatura), è finita sulla graticola ("under review", è il termine tecnico usato) per questo e come si intuisce dalle parole di Kim, i trials sono più una mossa dell'ente per essere pronti in caso di indagine antitrust che una reale voglia di cambiare proprio la classe con più numeri.

La vela olimpica e WS in generale perderebbe molto senza il Laser olimpico, di certo assai più di quanto non peserebbe al Laser la perdita dello status. Centinaia di migliaia di Laser nel mondo continuerebbero a navigare. Ma la vicenda spiega ancora una volta il caos che regna in WS. Per dirne alcune altre sul tema: con la stessa motivazione antitrust, la classe RSX ha annunciato di voler dare le licenze costruttive ad altri cantieri nel mondo, eppure oggi proprio RSX appare la più a rischio, anche se il windsurf come evento maschile e femminile è salvo. E come considerare il fatto che classi molto più monopoliste del Laser (su tutti il Nacra 17, ma anche 49er e FX) non sono finite sotto "review" e WS continua a considerarle confermatissime. La confusione asimmetrica dettata dalle lobby regna sovrana.

SPAURACCHIO ANTITRUST - Ci siamo svegliati un giorno con questa parola scoprendo una debolezza del mondo velico. Le regole sono regole e vanno rispettate. L'antitrust, con le sue regole restrittive, serve per assicurare una concorrenza leale tra aziende, fornendo prodotti (barche, tavole, vele) di qualità e prezzi competitivi, da usarsi come classi olimpiche.

Nel dicembre 2017 l'Unione Europea ha spiegato che queste regole si estendono anche allo sport. La conseguenza è stata che WS ha introdotto delle proprie misure e politiche antitrust, in particolare sul tema delle scelte sulle classi olimpiche. Ma non basta.

Nonostante i tentativi e le pratiche (peraltro non così chiare) di WS, nell'ambiente si attende l'arrivo di una vera e propria "bomba": l'apertura di una procedura antitrust da parte dell'apposita autorità dell'Unione Europea, che coinvolgerebbe World Sailing come ente mondiale preposto allo sport velico, ma anche gli altri attori, comprese le aziende fornitrici. Con quali conseguenze, in caso di condanna finale? Le multe possono arrivare al 10% dei profitti sui prodotti venduti in violazione delle regole antitrust. Non è difficile immaginare le grosse cifre in ballo, parecchi milioni di euro, considerando quante barche sono vendute annualmente, e coinvolgimenti collegati anche per la stessa WS.

Cinque delle attuali classi olimpiche (Laser, Laser Radial, RSX M/W, Nacra 17) sono costruiti in regime di monopolio da un solo cantiere. Tre (Laser, 49er e 49er FX) lo sono parzialmente, perchè lo scafo è costruito da due o tre cantieri licenziatari, mentre attrezzatura e vele sono in regime di monopolio. Per le ultime tre classi, (Finn e 470 M/W) non ci sono restrizioni alle licenze di costruzione da chiunque nel mondo, seguendo le regole di stazza della classe. Attualmente per il 470 ci sono 9 cantieri licenziatari nel mondo, e 7 per i Finn, e nessuna restrizione per alberi e vele.

In passato il tema del monopolio costruttivo non si era posto: tutte le barche e le attrezzature erano costruite da più cantieri licenziatari secondo le regole e le misure di stazza, e addirittura la regola era che l'IYRU (International Yacht Racing Union, la federvela mondiale del tempo) fosse proprietaria dei disegni delle classi olimpiche.

Il monopolio di fatto è stato introdotto nel 1996 con la scelta del Laser come classe olimpica (qualcuno fa osservare che all'epoca, essendo il Laser già la deriva più venduta e diffusa al mondo, fu più necessaria la classe alla vela olimpica, che non il contrario, al punto che nel mondo Laser ci fu un ampia discussione e molta contrarietà allo status olimpico).

SE SCOPPIA LA BOMBA - Facciamo il punto. Stimolata da parte di aziende che rischiavano lo status olimpico della classe che costruiscono, la miccia antitrust è sul punto di esplodere. Ma a chi conviene veramente? Una vela nel caos di una indagine, multe milionarie, teste che cadono e soprattutto classi olimpiche nel dubbio, con le conseguenze immaginabili sulla attività sportiva nazionale e internazionale. Il tutti-contro-tutti di WS ci avvicina al baratro che non risparmierebbe nessuno.

IL BOARD BATTE IL PRIMO COLPO, TORNA IN PISTA IL DOPPIO A CHIGLIA OFFSHORE... - Tra le parecchie submission, una delle più importanti è arrivata a sorpresa dal Board! All'ultimo momento propongono nuovamente l'inserimento della classe a chiglia in doppio offshore, vecchio "pallino" francese appoggiato da Kim, a spese del 470 e del Finn. Sui social ci sono già le prime reazioni: a scrivere la submission sono gli stessi che a maggio hanno votato in favore del Finn e 470 nelle due nuove versioni olimpiche, eppure adesso si rimangiano tutto... Tra le barche a chiglia papabili guarda caso anche le finaliste al premio Barca dell'Anno WS, come il monotipo L30 disegnato da Luka Rodion (in ottimi rapporti con l'estabilishment) e il Figaro 3 caro agli alleati francesi (ma forse altri monopoli annunciati).

SCENARI E SCHIERAMENTI - Cosa puo' succedere a Sarasota? Da una parte emergono con una certa chiarezza le "opposizoni" all'attuale Board e al suo corso, ma con iniziative confuse e divise al loro interno. C'è una petizione di un avvocato USA che chiede chiarimenti sul bilancio e i conti di WS. C'è il gruppo dei cosiddetti "nostalgici" che ruota sempre intorno al "pope" Paul Henderson, ex presidente ISAF, che vorrebbe il Kite fuori dalla vela e il ritorno della Star, ma si accontenterebbe di difendere lo status quo. Ci sono posizioni intermedia, tutte dettate dagli interessi sportivi prevalenti di area: chi non puo' rinunciare a windsurf e Laser, non vorrebbe silurare il 470 e strizza l'occhio al Kite (l'Italia è tra questi).

Il tutto molto fluido e aperto, perchè mancano schieramenti costituiti forti, gruppi di nazioni alleate, programmi alternativi, come detto sarà un tutti-contro-tutti. Che si potrà raccontare solo giorno per giorno, come una telecronaca vertiginosa. State con noi. Perchè qui è in gioco il futuro e le possibilità di crescita per la vela.

ITALIANI A SARASOTA - Francesco Ettorre è il presidente FIV e quindi di fatto il capo missione, anche se non siede formalmente in alcun organo federale, ma voterà all'Assemblea finale. Gli italiani presenti sono Walter Cavallucci (nel Council, l'organismo più importante), Riccardo Simoneschi (Events), Michele Marchesini (è il presidente della commissione Coach), Giorgio D'Avanzo (Judges). Presenti anche altri italiani a diverso titolo. In giro per i corridoi e i saloni del Regency si incontrano altri italiani coinvolti a vario titolo: sfidanti di Coppa America, titolari o rappresentanti di cantieri, velerie, Classi...

ENTRIAMO NELLA CONFERENCE - Sentite come apre il comunicato di World Sailing sulla Annual Conference: "...is the yearly meeting of sailing’s influencers and key stakeholders. The delegates spark the conversation, review the strategy of the sport and make decisions that impact both professional and recreational sailors around the world."

Messa così sembra una grande assise, dove si approfondiscono i temi e si guarda davvero al bene dello sport e a cosa serve al futuro della vela. Purtroppo è vero solo in parte. Ci sono 530 delegati registrati, e tra questi organizzatori di eventi velici, classi internazionali, Member National Authorities, velisti, costruttori, membri dei committee e anche semplici osservatori.

AGENDA E PROCESSO DECISIONALE - L'agenda la trovate in QUESTO NOSTRO POST. Tre Commissioni, dieci Sub-Committees e altri dieci Committees discuteranno i temi caldi per ciascun settore.World Sailing ha ricevuto oltre 200 submissions, che saranno discusse in Conference, le conclusioni dei Committees si tradurranno in "recommendations and opinions", con destinatario il Council, il corpo decisionale finale, che si riunisce venerdi 2 e sabato 3, e deciderà se approvare, rigettare o rinviare quelle proposte. L'iter sembra sensato e democratico, ma nasconde tante insidie nelle quali si districano bene i delegati di lungo corso, e gli squali delle lobby.

Quanto deciso e deliberato dal Council alla fine della procedura diventa legge per tutti i velisti nel mondo? Non è detto. In aggiunta (e questo il comunicato stampa di WS non lo dice) domenica 4 c'è l'Assemblea annuale che a maggioranza del 50%+1 puo' a sua volta sconfessare il Council e ribaltare, annullare, rinviare nuovamente. Bel casino eh?

Click here to view the submissions and agendas.

QUI LA DIRETTA DELLA FINALE DEL PRIMO MONDIALE DI E-SAILING, LA VELA ELETTRONICA: (https://youtu.be/oNJlJ87RTKA) Facebook (www.facebook.com/worldsailingofficial).

RIASSUNTO LUNEDI 29

Responsabilità editoriale di Saily.it