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Tour de France all'italiana?

C'è chi ci prova

Responsabilità editoriale Saily.it

E se a sorpresa tornasse un giro d'Italia a vela in regata, ma tutto diverso da quelli dell'era Cino Ricci? Ecco in anteprima il progetto del Nastro Rosa, con i trimarani Diam 24 usati al Tour de France a la Voile, al quale lavora Riccardo Simoneschi. Un prologo all'Idroscalo di Milano, solo 6 tappe inserite nel circuito della classe e la partecipazione di Gazzetta e FIV. Funzionerà?

 

Il Giro d'Italia a vela di Cino Ricci: 22 edizioni, stagioni esaltanti e poi un lento declino. Un evento arrivato a trainare la vela italiana in crescita. Vari tentativi in anni recenti per far ripartire l'evento e le sue potenzialità, con o senza il grande Cino, non sono riusciti, complice la crisi e la difficoltà a reperire sponsor. Adesso c'è in corso un altro tentativo, che dalla sua ha un accordo con la classe Diam 24 One Design, i trimarani francesi che da alcuni anni sono protagonisti del Tour De France a la Voile, a sua volta mutato geneticamente. Non più regate trasferimenti d'altomare, a volte anche con regate offshore e notti di navigazione, ma agili "stadium race" come quelle che si vedono negli innumerevoli circuiti di catamarani di varie taglie in giro per il mondo.

Il Tour de France all'italiana, nome in codice Nastro Rosa (per il possibile endorsement della Gazzetta dello Sport, evidentemente ringalluzzita ogni volta che sente la parola Giro) è promosso dall'agenzia B-Plan Sport & Events guidata da Riccardo Simoneschi, attuale direttore sportivo dello Yacht Club Italiano, già coinvolta anche nelle prossime finali della World Cup di vela olimpica a Genova, e rientrerebbe nel circuito dei Diam 24. Nella bozza di presentazione che circola, il Nastro Rosa vedà anche la collaborazione della FIV (non meglio specificata), e sarebbe aperto anche a team stranieri.

L'ultimo tentativo di rinascit del giro d'Italia a vela risale a tre anni fa, ci provò Claudio de Martis con l'appoggio della FIV allora guidata da Carlo Croce. Si sarebbe fatto con i J/70, ci fu una presentazione al salone nautico di Genova, poi non se ne fece nulla perchè le barche non arrivarono in tempo e si perse l'attimo. Ora i J/70 ci sarebbero (gestiti da un service triestino per conto della LIV), ma manca il progetto e la forza di attuarlo. Altri progetti sarebbero tuttora nei cassetti. Riuscirà invece l'impresa al Nastro Rosa? Avremo un giro alla francese? E' tutto da vedere. 

Responsabilità editoriale di Saily.it