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Ue: Valle d'Aosta, un 'paradiso' naturale da preservare

Ue: Valle d'Aosta, un 'paradiso' naturale da preservare

Progetti europei contro spopolamento e rischi idrogeologici

18 marzo 2016, 15:33

Redazione ANSA

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Ue, Valle d 'Aosta, un 'paradiso ' naturale da preservare - RIPRODUZIONE RISERVATA

Ue, Valle d 'Aosta, un  'paradiso ' naturale da preservare - RIPRODUZIONE RISERVATA
Ue, Valle d 'Aosta, un 'paradiso ' naturale da preservare - RIPRODUZIONE RISERVATA

AOSTA - La Valle d'Aosta è caratterizzata da un ambiente tanto meraviglioso quanto delicato: è naturale, dunque, che l'Amministrazione regionale valdostana operi, anche attraverso l'accesso ai Fondi europei e statali relativi al periodo di programmazione 2014/2020, per tutelare il territorio sia con azioni mirate all’ambito idro-geologico sia favorendo le attività economiche rurali quale antidoto allo spopolamento, e alla conseguente incuria, delle aree di montagna.

Proprio in quest'ultimo settore, l'Assessorato Agricoltura e Risorse naturali, nel quadro del Programma di Sviluppo rurale finanziato dal FEASR, ha lanciato (o si prepara a lanciare) 13 misure all'insegna dello slogan 'Coltiva il tuo futuro – Cultive ton avenir', tra le quali si segnalano quelle destinate allo sviluppo delle aziende agricole, al trasferimento di conoscenze e di sostegno alla qualità, alla messa in atto di azioni di cooperazione, oltre alle misure destinate alla valorizzazione di sistemi agricoli eco-compatibili e di misure compensative (pagamenti e indennità) per le zone di montagna.

Il Programma di Sviluppo rurale – che con una dotazione complessiva di 138 milioni di euro è di fatto il più importante strumento di sostegno al settore agricolo e dello sviluppo rurale in Valle d'Aosta - si pone tre obiettivi strategici di lungo termine: stimolare la competitività del settore agricolo; garantire la gestione sostenibile delle risorse naturali e l'azione per il clima e realizzare uno sviluppo territoriale equilibrato delle economie e delle comunità rurali che comprenda anche la creazione e la difesa di posti di lavoro. In questa logica il Programma contribuisce, inoltre, al raggiungimento di obiettivi trasversali quali l'innovazione, la tutela ambientale, la mitigazione dei cambiamenti climatici e l'adattamento ad essi.

Potenzialmente interessate dalle misure saranno le circa 3.500 aziende agricole valdostane con una spesa che sarà di circa 46 milioni di euro nel biennio 2016-2017. Tra gli altri risultati attesi, l'insieme dei progetti garantirà la formazione di 500 agricoltori e operatori del settore, di cui 100 giovani, permetterà a circa 650 allevatori di accedere alle misure per il benessere animale e consentirà di riconoscere indennità, premi agro-ambientali e per l'agricoltura biologica sul 90% della superficie agricola utilizzata in Valle d'Aosta Inoltre, saranno avviati circa 20 progetti di cooperazione per lo sviluppo delle filiere del turismo nelle zone rurali, valorizzando la qualità dei prodotti agricoli, e sostenendo la raccolta e l'utilizzo delle biomasse agricole forestali. Infine, 500 aziende (compresi i 100 giovani agricoltori) identificate quale target di riferimento nell'ambito della potenziale crescita aziendale potranno migliorare la propria competitività.

L'Amministrazione regionale persegue la salvaguardia del territorio anche attraverso enti a lei collegati: è il caso di alcuni progetti presentati dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpa) e dalla Fondazione Montagna sicura attraverso l'Assessorato al Territorio e Ambiente. Il progetto 'e-Rés@mont', finanziato nell'ambito del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra, promosso dalla rete nata dal progetto 'Resamont', mira allo sviluppo e alla promozione di servizi di medicina di montagna tecnologicamente innovativi e di prossimità per contrastare lo spopolamento delle aree montane. 'BatWooD', a valere sul programma tematico per l'ambiente e l'azione per il clima (LIFE), vuole valutare gli impatti sulla qualità dell'aria prodotti da combustione di biomassa legnosa negli apparecchi domestici, mentre 'AlpES – Alpine Ecosystem Services', finanziato dal Programma di cooperazione transnazionale Spazio alpino, è incentrato sulla mappatura e la gestione dei siti eco-sistemici alpini sulla scia di 'WikiAlps', l'enciclopedia online sugli studi nell'arco alpino.

Maggiormente orientati alla prevenzione del rischio idro-geologico, sismico, valanghivo, alla sensibilizzazione della popolazione, alla formazione tecnica e allo studio dei fenomeni sono i progetti curati dall'Assessorato alle Opere pubbliche, Difesa del suolo ed Edilizia residenziale, nel quadro del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra e del Programma di cooperazione transnazionale Spazio alpino, entrambi finanziati dal FESR.

Nel novembre 2015 hanno preso il via 'Art_Up_Web', condotto con l'Istituto nazionale di ricerca in scienze e tecnologie per l'ambiente e l'agricoltura di Grenoble, che ha come obiettivo di fornire alle amministrazioni locali e, a cascata, ai fruitori del territorio transfrontaliero, strumenti di gestione dei rischi naturali condivisi ed integrati, e 'PrévRiskHauteMontagne', con partner istituzionali piemontesi, francesi e svizzeri, per studiare la crescita della resilienza delle comunità locali di fronte ai rischi della vita in montagna, e sensibilizzare popolazioni locali, turisti, gestori e professionisti del turismo con l'utilizzo di strumenti innovativi quali reti 'social' e nuove tecnologie.

Infine, sono stati depositati nel secondo bando del Programma di cooperazione transfrontaliera Italia-Francia Alcotra i progetti 'Risval', sulla gestione del rischio sismico, 'Resba' (gestione e prevenzione dei rischi correlati alle dighe) e 'Ad-Vitam' (rischio franoso), mentre è in corso di predisposizione il piano tematico 'RiskNat' che proseguirà le attività della rete transfrontaliera 'Rischi naturali nel territorio delle Alpi occidentali' focalizzandolo sull'aumento della resilienza dei territori transfrontalieri più esposti ai rischi naturali, e 'Links4soils' (Linking alpine soil knowledge to sustainable ecosystem management and capacity building), finalizzato al miglioramento della conoscenza del suolo alpino.

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