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Studenti Vda, in Friuli per conoscere

Studenti Vda, in Friuli per conoscere

"Viaggio nei fatti tragici della storia per non dimenticare"

AOSTA, 18 febbraio 2020, 17:42

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Un viaggio per conoscere e non dimenticare": con queste parole una delegazione di studenti valdostani ha definito l'iniziativa che li ha portati in Friuli-Venezia Giulia e Slovenia dal 13 al 15 febbraio scorsi, nell'ambito delle celebrazioni del Giorno del Ricordo. Il progetto è stato promosso dal Consiglio Valle insieme con l'Assessorato regionale dell'istruzione "nell'intento di sensibilizzazione e approfondimento sul tema dei massacri delle foibe e dell'esodo giuliano-dalmata".
La delegazione era composta da studenti dell'Istituzione scolastica di istruzione liceale, tecnica e professionale di Verrès, del Liceo linguistico di Courmayeur, dell'Istituto professionale regionale alberghiero di Châtillon e dell'Istituto Don Bosco di Châtillon.

 

 

"I tre giorni a Trieste sono stati per noi un'immersione nella storia del '900 - hanno scritto al rientro in Valle d'Aosta - con particolare attenzione verso il territorio che ci ha ospitato, il Friuli Venezia Giulia. Un viaggio che, in un percorso lineare, ci ha permesso di visitare alcuni luoghi significativi, a partire dalla visita al Sacrario di Redipuglia dove riposano le spoglie di circa 100.000 soldati morti durante il primo conflitto mondiale. Qui ci ha colpito la parola 'presente', risposta del soldato all'appello, incisa su ogni gradone. Subito dopo ci siamo recati alla Risiera di San Sabba, un esempio di lager per dissidenti politici. L'altissimo muro, che circonda la struttura, si staglia verso il cielo chiudendo la visuale, rendendo l'aria soffocante; era come immedesimarsi nei prigionieri che di lì a poco avrebbero perso il nome e la dignità. Il giorno successivo abbiamo incontrato alcuni rappresentanti di associazioni di esuli italiani e attraverso le loro parole abbiamo capito le vicende storiche che hanno caratterizzato questi territori. L'ultimo giorno prevedeva la visita al campo profughi di Padriciano e alla foiba di Basovizza: due momenti che ci hanno fortemente colpito per l'impatto emotivo e per la profonda riflessione che hanno innescato in noi. In entrambi i luoghi abbiamo percepito il dolore e la paura provata da coloro che per futili motivi si trovavano a essere vittime di violenze e soprusi. Riteniamo rilevante sottolineare come per tutti noi studenti questo viaggio del ricordo sia stata un'occasione importante per conoscere attraverso l'esperienza personale eventi che hanno caratterizzato la storia del nostro paese. Un viaggio nei fatti tragici della storia per non dimenticare quanto accaduto".

   

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