Arrivano alcune prime risposte
dall'Usl della Valle d'Aosta per frenare la riduzione dei
servizi erogati dal consultorio di Variney, giudicate tuttavia
insufficienti dai gruppi Mouv' e Misto. E' quanto è emerso oggi
nella riunione della quinta commissione Servizi sociali che ha
audito una delegazione di firmatari della petizione, presentata
il 24 settembre scorso e sottoscritta da 1.123 cittadini. "E'
stata resa nota una comunicazione del commissario dell'Usl
Angelo Pescarmona il quale, come già anticipato dall'assessore
Baccega in Consiglio, riferisce che, in attesa della presa di
servizio da gennaio 2020 dei medici specializzandi che hanno
partecipato al concorso delle scorse settimane, - ha riferito il
presidente della commissione Luca Bianchi (Uv) - sarà assicurata
la presenza di un medico nel poliambulatorio di Variney per
quattro sedute complessive di 3 ore cadauna nei prossimi mesi di
novembre e dicembre. Tale servizio, come riferito dal
Commissario, che si svolgerà con la compresenza dell'Assistente
sanitaria permetterà di aggiungere il servizio vaccinazioni a
quello della medicina legale, già attivato da metà ottobre".
I firmatari, Roberto Jordaney, Alexia Benato e Giorgio
Pollastro "ringraziando per la sensibilità dimostrata", hanno
tuttavia evidenziato la "necessità di garantire servizi a
cadenza settimanale, eventualmente coinvolgendo nella fruizione
dei servizi del Consultorio la popolazione che risiede sulla
collina di Aosta e comunque nelle zone limitrofe". "Ci sembra
una prima risposta al territorio piuttosto blanda", spiegano i
consiglieri Roberto Cognetta (Mouv') e Claudio Restano (Misto).
"Ci auguriamo - aggiungono - che il servizio che l'Usl prevede
di attivare sia continuativo e non con poche ore ogni 15 giorni.
Tra l'altro il poliambulatorio di Variney potrebbe servire oltre
che i comuni della Grand Combin anche le frazioni alte della
collina di Aosta per i cui cittadini sarebbe decisamente più
facile e veloce andare a Variney". "La questione di Variney -
concludono - è solo una spia di una questione più importante,
ossia la riorganizzazione complessiva dei servizi da fornire
alle zone di montagna, che non viene assolutamente affrontata da
questa maggioranza".
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