La Lega Vallée d'Aoste ha depositato
una proposta di legge volta a riconoscere sul territorio
regionale la fibromialgia quale patologia progressiva e
invalidante. Il testo legislativo si pone l'obiettivo di
"favorire per i pazienti l'accesso ai servizi e alle prestazioni
erogate dal servizio sanitario regionale, di promuovere la
conoscenza della malattia tra i medici e la popolazione, di
favorire la prevenzione delle complicanze, la diagnosi e la
qualità delle cure e di adottare i provvedimenti finalizzati
all'esenzione, per i residenti della Regione, dalla
partecipazione al costo per prestazioni fornite dal servizio
sanitario regionale".
"È con grande soddisfazione che diamo il via a questo iter
legislativo - commenta Andrea Manfrin (Lega Vda) - che giunge al
termine di un percorso, iniziato con l'approvazione di una
mozione nella seduta del Consiglio regionale del 15 gennaio 2015
cui è seguita la delibera di Giunta 445/2015, che aveva già
visto la nostra Regione riconoscere la fibromialgia quale
patologia sottoposta a particolare attenzione. Questa legge,
sulla scia di quanto stabilito dal Parlamento europeo il 13
gennaio 2009, permetterà ai pazienti affetti da sindrome
fibromialgica di vedere finalmente riconosciuta la loro
patologia e, al tempo stesso, di essere adeguatamente curati,
ottenendo l'assistenza e le terapie di cui hanno bisogno,
restituendo così loro diritti e dignità".
Per Daniela Barrera, presidente dell'Associazione Sindrome
Fibromialgica Valle D'Aosta onlus, "è un segnale importante di
grande attenzione e di grande sensibilità nei confronti dei
pazienti affetti da tale patologia; grande sensibilità che viene
dimostrata anche nei confronti dell'impegno economico che la
gestione di questa malattia richiede a chi ne è affetto, poiché
molte delle terapie oggi impiegate per le cure non sono infatti
rimborsate dal Sistema sanitario nazionale e sono a totale
carico del paziente".
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