Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Più competenze su acqua a Vda, mozione

Più competenze su acqua a Vda, mozione

Presentata da Rete civica, Lega Vda, Mouv' e M5S

AOSTA, 12 febbraio 2019, 12:36

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Predisporre uno schema di norma di attuazione dello Statuto speciale della Valle d'Aosta per ampliare le competenze della Regione in materia di disciplina dell'utilizzo delle acque a scopo idroelettrico". Lo chiede una mozione che sarà discussa in Consiglio Valle il 19 e 20 febbraio 2019 e che è firmata da Chiara Minelli e Alberto Bertin (Rete Civica-Alliance Citoyenne), Elso Gerandin (Mouv'), Luciano Mossa (Movimento 5 Stelle) e Roberto Luboz (Lega Vallée d'Aoste).
    "La Regione autonoma Valle d'Aosta, pur avendo la titolarità delle acque pubbliche fin dall'approvazione dello Statuto speciale del 1948, non ha mai avuto competenza - si legge in una nota - per disciplinare con legge regionale le procedure e le concessioni per l'utilizzo di tali acque a scopo idroelettrico.
    Altre Regioni a Statuto speciale, come ad esempio il Trentino-Alto Adige, hanno ottenuto tale competenza grazie ad interventi sulla loro normativa statutaria ed oggi persino le Regioni a Statuto ordinario, con la recente conversione in legge del Decreto Semplificazione, hanno ottenuto la facoltà di disciplinare con legge regionale le concessioni per grandi derivazioni idroelettriche".
    Secondo i promotori della mozione "il ritardo accumulato dalla nostra Regione è notevole e grave, nei prossimi anni questo potrebbe determinare conseguenze negative nell'utilizzo della grande ricchezza rappresentata dalle acque pubbliche". "Si tratta di una iniziativa di grande rilevanza istituzionale - concludono - che ci auguriamo ottenga il consenso e sostegno unanime e convinto di tutto il Consiglio regionale". 
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza