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'Bilancio emergenza' divide Consiglio

'Bilancio emergenza' divide Consiglio

A Lega e Mouv' non piacciono ultime modifiche

AOSTA, 19 dicembre 2018, 12:24

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un bilancio che la maggioranza fatica a riconoscere come proprio e che la Lega e il Mouv' disconoscono dopo le ultime modifiche apportate. Questo in sintesi il dibattito che si è sviluppato in Consiglio regionale sui documenti finanziari (Defr, Bilancio di previsione e legge di stabilità). "Il Consiglio sta affrontando un'emergenza; tutti possiamo riconoscere che questo bilancio non è l'aspirazione massima: si sarebbero potuto fare scelte più innovative, ma ci si è dovuti limitare a poche modifiche o integrazioni, seppur significative", ha chiarito in aula la capogruppo di Alpe, Patrizia Morelli. "Se il precedente Governo, che non aveva più i numeri, avesse convocato una riunione fra tutti i capigruppo invece di scaricare il bilancio senza coinvolgere le forze di minoranza, forse oggi la discussione sarebbe diversa", ha lamentato il vicecapogruppo dell'Union Valdôtaine, Luca Bianchi.
    Per il consigliere dell'Uvp Alessandro Nogara, la maggioranza "ha fatto i salti mortali per portare a casa il bilancio per evitare di andare in esercizio provvisorio". In una posizione di dialogo tra maggioranza e opposizione si è posto Claudio Restano (PnV-Gruppo Misto), annunciando, nel corso del dibattito sul bilancio, di voler "parlare con tutti, soprattutto con le forze politiche disponibili al confronto e che condividono i principi di PNV, con le forze di maggioranza odierna ma anche con la Lega ed il Mouv'".
    Netta la critica della Lega Valle d'Aosta riguardo alle modifiche presentate dall'attuale maggioranza al testo varato dalla Giunta precedente, presieduta da Nicoletta Spelgatti: "è stata proclamata la cancellazione degli sgravi IRPEF e del Bon de Chauffage, avete messo le mani in tasca a 74 mila valdostani togliendo loro quei cinque milioni di euro che noi avevamo messo a disposizione", ha denunciato il capogruppo del Carroccio Andrea Manfrin. Sulla stessa lunghezza d'onda si è posto Stefano Ferrero, capogruppo di Mouv': "Noi crediamo che le modifiche apportate al bilancio siano lo specchio di una vecchia cultura dell'immobilismo. La cultura di chi non si accorge che le cose sono cambiate, di chi continua a governare con i soliti metodi: privilegi agli amici, sostenere allo sfinimento scelte che sono sbagliate, tagliare risorse ai cittadini".
    Sulla manovra finanziaria nel suo complesso è stata chiara la bocciatura del Movimento 5 stelle: "In questo bilancio - ha chiarito il capogruppo - leggo solo un tentativo di sopravvivenza: si va avanti finché ci sono risorse, poi si vedrà. È la stessa cosa fatta per il Casinò: nessun piano di rilancio industriale, solo una flebo per farlo restare in vita".
    Il capogruppo di Impegno Civico, Alberto Bertin, ha invece puntualizzato che "tra i due bilanci della vecchia e della nuova maggioranza le differenze sono estremamente limitate e prevale la continuità: in termini finanziari la differenza si concretizza in meno dell'1 per cento".
   

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