Una sola preferenza esprimibile
sulla scheda elettorale, presenza di genere non inferiore al 40
per cento e conferma dello scrutinio centralizzato: queste le
tre principali novità contenute nella proposta di legge di
riforma elettorale regionale depositata da Alberto Bertin
(Impegno civico) e Luciano Mossa (M5s). Il testo inizierà ora il
suo iter in commissione, prima di approdare in aula.
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