Il Consiglio regionale della Valle
d'Aosta ha respinto - con 22 voti di astensione e 6 a favore -
una risoluzione riguardante l'accorpamento delle elezioni
regionali con quelle politiche. A presnetare l'iniziativa è
stato Alberto Bertin (Misto): "In Valle d'Aosta una tornata
elettorale ha un costo medio di circa 600 mila euro e sarebbe
quindi opportuno verificare la possibilità presso la Presidenza
del Consiglio dei ministri di avere un 'election day' per il
rinnovo del Consiglio regionale e il Parlamento italiano".
Inoltre, "l'accorpamento favorirebbe l'affluenza alle urne, in
un momento in cui la partecipazione dei cittadini non è
altissima".
Concordando sulla validità del principio dell'election day,
"nella misura in cui c'è un risparmio e si potrebbe già proporre
di accorpare le elezioni regionali con le elezioni comunali di
Valtournenche", il presidente della Regione, Laurent Viérin, si
è detto contrario all'accorpamento delle elezioni nazionali con
quelle regionali "perché il periodo in cui si tengono le
elezioni per il Consiglio Valle è sancito da una legge
statutaria e non si vuole rinunciare al principio di autonomia
che è alla base dello Statuto speciale della Valle d'Aosta".
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