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Stop quotazione Cva, no a richiesta M5S

Stop quotazione Cva, no a richiesta M5S

Approvata variazione su bilancio di previsione

AOSTA, 21 giugno 2017, 13:33

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il Consiglio Valle ha respinto - 33 astensioni e due voti a favore - la richiesta di bloccare la quotazione in borsa della Compagnia valdostana delle acque.
    L'istanza era contenuta in un emendamento alla legge di variazione del bilancio di previsione 2017-2019 che è stato presentato dal Movimento 5 Stelle.
    Roberto Cognetta (M5S) ha osservato: "Nel momento in cui le società petrolifere mondiali dismettono le loro pompe di benzina per andare verso il business delle energie rinnovabili, che noi abbiamo in mano, perché vendere le nostre quote? Noi crediamo che dovremmo fare joint venture con aziende più grandi, sfruttare le colonnine sul territorio". Stefano Ferrero (M5S) ha aggiunto: "Non svendiamo questo gioiello di famiglia, non facciamo altri danni sulla nostra risorsa principale: l'acqua".
    Elso Gerandin (Misto) e Paolo Contoz (Uv) ha ribadito la necessità di approfondire la questione, Alessandro Nogara (Uvp) ha detto di essere "in attesa della documentazione che ci fornirà la società Cva e sulla quale poi faremo un dibattito, su questa tematica avremo anche l'obbligo di informare i valdostani una volta acquisiti i documenti". Il Presidente della Regione, Pierluigi Marquis, ha così motivato il voto di astensione della maggioranza: "Essere valdôtain significa difendere lo Statuto, i valdostani, assicurare le condizioni di sviluppo. Si fa confusione tra proprietà acque, diritto allo sfruttamento, vendita. Invece occorre distinguere i concetti: non possiamo usare termini impropri che non ci mettono nelle condizioni di compiere scelte consapevoli. Sarebbe altamente irresponsabile nei confronti dei valdostani votare questo emendamento così come presentato. È invece corretto che il Consiglio regionale faccia tutti gli approfondimenti".
    Augusto Rollandin (Uv) ha poi proseguito: "Questo emendamento non è opportuno in questo momento. Ciò non toglie che debba essere dedicata la massima attenzione a questa tematica così delicata. Cva ha saputo allargare il suo campo anche ad altri settori, come il fotovoltaico e l'eolico. Quest'ultimo, purtroppo non può essere sviluppato data la nostra conformazione territoriale. Ad oggi sono cambiate le condizioni rispetto all'avvio della procedura per la quotazione in Borsa". Secondo Alberto Bertin (Alpe) "si è cercato di far passare la quotazione come obbligo di legge, ma questo tentativo non potrà andare a buon fine. Stiamo parlando di una decisione da assumere consapevolmente, perché va a incidere sulla nostra comunità. È un atto di rilevanza politica ma anche economica; rappresenta un tornante in questo momento". Andrea Padovani (Misto), infine, si è chiesto "l'utilizzo che sarà fatto del denaro nel caso di concretizzazione della quotazione: dovrà assolutamente essere impegnato per opere in favore dei valdostani. Prima di decidere sul prosieguo del procedimento di quotazione, ci dovrà essere un confronto con la comunità".
    La variazione di bilancio è stata approvata con 33 voti a favore e due contrari (M5S). Il disegno di legge, che si compone di quattro articoli, aggiorna le autorizzazioni di spesa per l'esercizio 2017 per un importo complessivo di 267 mila 392 euro di competenza e 75 mila 392 di cassa; inoltre riconosce debiti fuori bilancio della Regione per un importo complessivo di 2 milioni di euro. La Presidente della quarta Commissione, Patrizia Morelli (Alpe) ha illustrato i contenuti del provvedimento: "La variazione di bilancio si rende necessaria in particolare per l'acquisizione, attraverso una procedura ad evidenza pubblica, di un servizio di supporto all'elaborazione del Piano regionale dei trasporti, documento considerato altamente complesso e specialistico che richiede elevate e diversificate professionalità, esulanti dalle competenze della struttura competente in materia di trasporti. La spesa prevista ammonta a 200 mila euro".
   

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