Sono oltre 880 in Valle d'Aosta i volontari attivi in questa seconda ondata dell'epidemia da Covid-19 e impegnati nelle 10 organizzazioni che operano nella Protezione civile, nelle associazioni aderenti all'Anpas e nella Croce rossa italiana." Un piccolo esercito che solo nel mese di novembre scorso registra più di 90 volontari al giorno con svariate migliaia di ore di volontariato erogate", fa sapere il Coordinamento solidarietà Valle d'Aosta (Csv) in occasione della Giornata internazionale del volontariato. A marzo e aprile erano stati in 770.
Le attività che li hanno visti impegnati vanno dal supporto ai medici e agli infermieri presso il Drive in per i tamponi alla logistica per l'allestimento dell'ospedale da campo, dalla consegna di farmaci e della spesa alle persone più fragili al recupero dei rifiuti delle persone isolate. Inoltre i volontari della Protezione civile, dell'Anpas e della Cri hanno consegnato dispositivi di protezione individuale nelle microcomunità, hanno portato avanti l'indagine sierologica della popolazione, sanificato edifici strategici, offerto assistenza alle persone che risiedevano nelle zone rosse, misurato la temperatura in ospedale e in altri presidi sanitari, hanno collaborato nella gestione del centralino Covid.
"Si tratta di numeri e di azioni importantissime che testimoniano di come la solidarietà sia un valore condiviso e diffuso in Valle d'Aosta", sottolinea Claudio Latino, presidente del Csv. "Sono numeri a cui vanno aggiunte tutti le azioni di volontariato più informale, meno coordinato dalle istituzioni e che sfuggono alle rilevazioni e ai report" aggiunge.
Per celebrare il 5 dicembre il Csv, nonostante le limitazioni imposte dalla pandemia, ha promosso una campagna stampa sui principali giornali cartacei in Valle d'Aosta. Si tratta di un modo per "dare pubblico riconoscimento all'impegno delle organizzazioni di volontariato e dei singoli che si sono mobilitati a fianco delle istituzioni", spiega Latino.
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