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Coronavirus: non si fermano ad alt, presi con 1 kg di eroina

Coronavirus: non si fermano ad alt, presi con 1 kg di eroina

Uno è Giuseppe Nirta,già condannato per narcotraffico Colombia

AOSTA, 30 marzo 2020, 10:34

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Non si sono fermati all'alt della guardia di finanza nell'ambito dei controlli sulle autocertificazioni per il contenimento del coronarivirus e, una volta rintracciati, sono stati trovati in possesso di un chilo di eroina. Le fiamme gialle hanno arrestato venerdì pomeriggio Giuseppe Nirta, sessantottenne aostano pluripregiudicato (già condannato nell'ambito dell'operazione Gerbera su narcotraffico dalla Colombia e i cui due appartamenti a Quart, con garage e terreni, sono entrati in possesso nel 2017 dell'agenzia nazionale dei beni confiscati alla criminalità organizzata), e Daniele Ferrari, quarantenne residente anch'egli nel capoluogo.
    Dopo aver evitato la pattuglia, sono individuati anche grazie all'intervento di un'auto in borghese. Considerati i precedenti specifici di entrambi, sono stati portati in caserma. Ferrari nascondeva nella giaccia un panetto da mezzo chilo di eroina. In seguito alla perquisizione domiciliare di Nirta, sono stati trovati altri due panetti da circa 250 grammi ciascuno e oltre 4.000 euro in contanti, per lo più in banconote da 100 e da 50, 59 zaffiri, per un valore che oscilla fra i 24.000 ed i 42.000 euro (a seconda della purezza delle gemme), e tre orologi, tra cui un Omega tutto in oro ed un Rolex Daytona che, se originale, avrebbe un valore di circa 35.000 euro.

Preziosi e denaro che, considerati provento delle spaccio, sono stati sequestrati. I finanzieri del gruppo Aosta hanno anche trovato bilancini di precisione e coltelli con residui di stupefacente. Il chilo di eroina sul mercato ha un valore di circa 50.000 euro.
Giuseppe Nirta, sottolineano le fiamme gialle, "è stato sottoposto alla vigilanza speciale proprio in Valle d'Aosta fra il 2014 ed il 2018, misura restrittiva prevista per gli affiliati alle organizzazioni di tipo mafioso" ed "è fratello di Domenico, attualmente residente in Colombia, e cugino di Bruno, nonché dell'omonimo Giuseppe Nirta assassinato in Spagna nel 2017".
Nirta e Ferrari sono stati portati in carcere a Brissogne e sono stati inoltre sanzionati per non aver rispettato il divieto di allontanarsi da casa senza giustificato motivo. Il fascicolo è affidato al pm Carlo Introvigne.

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