E' stato fissato per mercoledì 22
aprile 2020 il processo davanti alla Terza sezione centrale
d'appello della Corte dei conti sui 140 milioni di euro di fondi
regionali erogati alla Casinò de la Vallée spa nel 2012-2015. In
primo grado 18 tra consiglieri ed ex consiglieri regionali erano
stati condannati - su 22 citati a giudizio - a un risarcimento
complessivo di 30 mln (il 50% di una ricapitalizzazione). I
giudici avevano invece escluso gli 80 mln di finanziamenti
ritenendo che mancasse la prova che la società non fosse in
grado di restituirli. Ora però la procura generale ha il
documento con cui il tribunale di Aosta, nell'ambito del
concordato, ipotizza un danno erariale per il credito
"postergato" di 48 milioni. Una somma "non pagabile in sede di
procedura" concordataria dalla Casinò (tramite Finaosta) alla
Regione, e di cui il Consiglio Valle, con un ddl nel luglio
2018, aveva disposto il trasferimento nel patrimonio della casa
da gioco sotto forma di uno strumento finanziario partecipativo
(Sfp).
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