Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Incendio Cas, no ricadute per poco vento

Incendio Cas, no ricadute per poco vento

Arpa, fumi diffusi verticalmente, ma proseguono analisi

AOSTA, 29 novembre 2018, 16:52

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"I dati registrati dalle stazioni confermano come la limitata estensione temporale dell'evento e le condizioni meteo", in particolare l'assenza di vento che ha consentito la diffusione verticale dei fumi, "hanno scongiurato una immediata e importante ricaduta al suolo delle sostanze inquinanti nella città di Aosta e nelle zone limitrofe". E' quanto emerge dall'analisi dell'Arpa, fornita durante la riunione dell'Osservatorio sulla qualità dell'aria in ambito urbano del Comune di Aosta, sull'incidente di sabato scorso nello stabilimento della Cogne acciai speciali. "Tuttavia, vista l'emissione di agenti inquinanti in atmosfera, al fine di valutare le ricadute complessive in ambiente, è stato attivato un piano di analisi che sarà effettuato su campioni di particolato prelevati sia nel giorno dell'incendio che in quelli precedenti e successivi". Inoltre "la tipologia delle sostanze oggetto di determinazioni analitiche sarà definita a seguito della raccolta di informazioni sui materiali coinvolti".

 In particolare, dalla rilevazione svolta a Saint-Christophe con una particolare tecnologia (Lidar-Ceilometer) si osserva che lo "strato di particelle ad una quota di circa 1.800 metri (inversione termica) e sono rimasti confinati al di sopra di circa 1.200 metri per tutta la notte" tra sabato e domenica, giorno caratterizzato da piogge a partire dalla serata.

Fiamme per acciaio a 1.400 gradi - E' bastato pochissimo acciaio, stiamo parlando di 1.400 gradi, perché incendiasse tutto ciò che era all'interno della torretta, cioè cavi elettrici, e tubi contenenti l'olio che serve per movimentare la torretta: di qui il fumo nero che si è sviluppato". Lo ha spiegato, durante la riunione dell'Osservatorio sulla qualità dell'aria in ambito urbano di Aosta, Ettore Bordon, responsabile servizio prevenzione e protezione Cogne acciai speciali, in riferimento all'incendio avvenuto sabato 24 novembre all'interno del reparto 'Colata continua' dello stabilimento siderurgico. I fumi, come ha ricordato Claudia Tarricone, di Arpa, si sono propagati per una ventina di minuti, a partire dalle 13 circa. "Si ipotizza che l'incidente sia dovuto - ha ricostruito Bordon - al non perfetto accoppiamento tra cassetto e siviera (secchia di colata, ndr). Perché, interrogando gli operatori, ci è stato detto che l'acciaio fuoriusciva in maniera anomala al di sopra del cassetto: quindi non al di sotto, da dove doveva uscire. E' stata effettuata una manovra di emergenza, la siviera è stata spostata perpendicolarmente sopra l'imbuto. Solo che l'acciaio, invece che scendere nella posizione normale, verticalmente, ha avuto una fuoriuscita anomala, in maniera obliqua, e ha colpito la struttura della torretta, scalzando la protezione, bucandola, e penetrando all'interno della torretta". Dal 2006 ad oggi sono state eseguite altre due manovre di emergenza nel reparto. Nel primo caso, 12 anni fa, si era conclusa senza problemi mentre nel secondo, il 18 novembre 2015, si era verificata la "fuoriuscita non controllata di acciaio liquido che ha provocato l'incendio del pallet posizionato sull'impalcato".

 


   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza