In merito alla contaminazione della
falsa acquifera dopo lo sversamento di idrocarburi da una
stazione di pompaggio a Pollein, Eni "conferma che solo un pozzo
interno al sito ha evidenziato un'alterazione dello stato
qualitativo della falda e che sono immediatamente stati attivati
i sistemi di emungimento delle acque dai piezometri esistenti".
"In parallelo - prosegue l'azienda in una nota -, al fine di
caratterizzare ulteriormente la falda nella zona della stazione
di pompaggio, sono in corso di realizzazione nuovi piezometri,
due dei quali già in funzione. Al momento non presentano
evidenza di ulteriore contaminazione. Dalla scorsa settimana è
in corso il monitoraggio di cinque pozzi privati esterni che a
oggi hanno sempre restituito risultati conformi". Eni sostiene
che la causa dell'evento del primo novembre "possa essere
attribuita al malfunzionamento di una valvola di non-ritorno
posta sulla linea di svuotamento, mediante pompa, del sistema di
raccolta dei drenaggi della sala pompe del greggio".
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