Non voleva i contenitori interrati
per la raccolta differenziata dei rifiuti vicino alla sua
seconda casa, un immobile di pregio ai piedi del Cervino. Ora la
donna, una villeggiante lombarda, ha vinto la sua battaglia.
Nel novembre 2016 il Tar della Valle d'Aosta aveva annullato
la delibera con cui il comune di Valtournenche aveva approvato
anche la disposizione - costata 16.848 euro - dei quattro bidoni
a poca distanza dalla sua casa in località Cretaz. Poi
nell'aprile 2017 la sospensione dell'esecutività della sentenza
da parte dei giudici di secondo grado, dopo il ricorso
dell'amministrazione. Adesso lo stesso Consiglio di Stato
(provvedimento 4736/2018) ha confermato la sentenza di primo
grado, bocciando le richieste del Comune.
I giudici hanno ribadito che alla documentazione comunale
manca "una relazione a firma di un tecnico abilitato che attesti
la conformità del progetto alle prescrizioni urbanistiche o
edilizie, nonché alle norme di sicurezza, sanitarie, ambientali
e paesaggistiche".
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