Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Urbanistica, governo impugna legge Vda

Urbanistica, governo impugna legge Vda

CdM, 'interventi esclusi da valutazione ambientale strategica'

AOSTA, 20 luglio 2018, 12:40

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

"Riducono i livelli di tutela ambientale stabiliti dal legislatore statale" i casi, previsti dalla normativa regionale della Valle d'Aosta, "di esclusione dalla verifica di assoggettabilità a Vas (valutazione ambientale strategica, ndr)", "con ciò violando la competenza esclusiva" riconosciuta allo Stato dalla Costituzione. Lo scrive il Consiglio dei ministri nell'impugnativa (datata 27 giugno) davanti alla Consulta della legge numero 5 del 29 marzo 2018, riguardante 'Disposizioni in materia di urbanistica e pianificazione territoriale. Modificazioni di leggi regionali'.
    I casi di esclusione previsti dalla norma regionale riguardano "adeguamenti di limitata entità, imposti da esigenze tecniche, della localizzazione delle infrastrutture, degli spazi e delle opere destinate a servizi pubblici o di interesse generale". Ma anche la "destinazione a specifiche opere pubbliche o servizi pubblici di aree che il Prg vigente destina ad altra categoria di opere o di servizi pubblici".

"Alle medesime conclusioni si giunge altresì" per le "varianti non sostanziali", scrive il governo. "La disciplina della Vas - ricorda il Consiglio dei ministri citando la giurisprudenza costituzionale - attiene alla materia 'tutela dell'ambiente' (sentt. nn. 225/2009 e 398 del 2006), nella quale la competenza dello Stato non è limitata alla fissazione di standard minimi di tutela ambientale, ma deve, al contrario, assicurare una tutela 'adeguata e non riducibile' (sent. n. 61 del 2009)".

Il secondo profilo contestato nell'impugnativa riguarda l'elenco di "interventi edilizi consentiti in mancanza di strumenti attuativi dei Prg, che non coincidono con quelli individuati" dalla norma statale (art. 9 del d.P.R. 6 giugno 2001, n.380), che "stabilisce puntualmente quali interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria oltre che di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia sono consentiti nei comuni sprovvisti di strumenti urbanistici nonché nelle aree nelle quali non siano stati approvati gli strumenti urbanistici attuativi previsti dagli strumenti urbanistici generali come presupposto per l'edificazione". Nella legge regionale vi sono "alcuni interventi di cui non si rinviene corrispondenza nella norma statale citata".

"Il paesaggio, l'ambiente e i beni culturali", sottolinea il governo, sono "posti a presidio di valori di chiaro rilievo costituzionale essendo volti ad impedire interventi suscettibili di compromettere l'ordinato uso del territorio e determinare la consumazione del suolo nazionale" in tutte le regioni italiane. In caso contrario si verrebbero "a creare evidenti ingiustificate differenziazioni collegate ad ambiti territoriali" tra quelle a Statuto ordinario e le Autonomie speciali.
E' la seconda impugnativa di leggi regionali della Valle d'Aosta, quest'anno, da parte del governo. Il 7 giugno scorso era toccato alla numero 3 del 20 marzo 2018, riguardante la valutazione dell'impatto ambientale (Via) di alcuni progetti pubblici e privati (contro questa decisione la giunta regionale si è costituita in giudizio nella seduta del 2 luglio).

   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza