"Sorprende che la prospettiva - rallentata a seguito dell'approvazione, nel giugno 2017", della Legge Madia - della quotazione sul Mercato telematico azionario di borsa italiana" della Cva, "un soggetto imprenditoriale dinamico e capace di portare avanti una gestione profittevole, seppure con qualche opacità strategica (come la vicenda dell'acquisto di turbine ed altro materiale idroelettrico di provenienza cinese sembra dimostrare), non costituisca un freno alla voracità della Regione". Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei conti, Roberto Rizzi, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Il riferimento è agli 80 milioni di euro della Cva a cui la Regione ha attinto tra il 2012 e il 2015, per finanziare il Casinò (e rientranti tra i 140 mln contestati a 21 politici e a un dirigente). A Cva, inoltre, "anche più di recente si è fatto ricorso" per "l'ulteriore ed integrale finanziamento (27,2 milioni di euro) del nuovo piano di ristrutturazione del Casinò", ha aggiunto Rizzi.
Secondo il procuratore regionale della Corte dei conti la Regione, "essendo al vertice della filiera societaria di controllo, dovrebbe massimamente adoperarsi per evitare che, i continui prelievi delle riserve straordinarie e distribuzioni degli utili di esercizio possano deteriorare la robustezza finanziaria della controllata e, conseguentemente, compromettere il buon esito del collocamento sul mercato delle sue azioni".
Vitalizi: Corte Conti, versati 4,4 mln e riscossi 23 mln - "Il clamore che la vicenda" degli assegni vitalizi erogati agli ex consiglieri regionali della Valle d'Aosta "merita un'attenta e seria riflessione, anche tenuto conto del fatto che tali malumori non sono frutto di suggestioni momentanee". Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei conti, Roberto Rizzi, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario. Con la legge di stabilità regionale 2017-2019, ha ricordato Rizzi, è stato concesso "ai titolari di assegno vitalizio nel regime della prestazione definita ed ai consiglieri regionali di legislature antecedenti a quella in corso, la facoltà di chiedere la liquidazione della propria posizione in forma di capitale, entro il 31 marzo 2017". Come effetto "a fronte di un trasferimento all'istituto dell'assegno vitalizio di 4,4 milioni disposto dalla medesima legge, vi è stato un esborso superiore ai 23 milioni, conseguente all'esercizio dell'opzione da parte di oltre 50 ex consiglieri". In questo senso, Rizzi ha citato Piero Calamandrei, che nel 1946, all'Assemblea costituente, disse: "Vi è un'atmosfera di sospetto e discredito. Fondamentalmente al centro di questa atmosfera c'è la convinzione diffusa che molte volte l'esercizio del mandato, il quale è conferito per il raggiungimento di scopi di pubblico interesse, possa servire a mascherare il soddisfacimento di interessi personali; e diventi un affare, una professione, un mestiere". Si tratta comunque di somme, ha puntualizzato Rizzi, che sono il "frutto di corrette metodologie di attualizzazione delle future prestazioni frazionate e, probabilmente, la capitalizzazione potrà risultare, da un punto di vista finanziario, addirittura maggiormente conveniente per l'amministrazione rispetto ai pagamenti delle rendite mensili".
'Aeroporto Corrado Gex monumentale esempio di spreco' - L'aeroporto Corrado Gex è un "monumentale esempio di infruttuoso impiego di risorse pubbliche". Lo ha detto il procuratore regionale della Corte dei conti, Roberto Rizzi, durante l'inaugurazione dell'anno giudiziario, citando la "rafforzata sinergia con la Sezione del Controllo" che ha incrementato "il corredo di conoscenza su questioni già all'attenzione della Procura", come il caso dell'aeroporto di Saint-Christophe.
"Sintomatica - ha spiegato Rizzi - della problematicità del caso è la vetustà delle informazioni valorizzate, in primo piano, nel sito internet istituzionale", dalla "visita risalente ad ottobre 2011 del Capo di Stato in Valle d'Aosta; all'atterraggio esplorativo, nel dicembre 2010, di un veicolo di un vettore estero; al rendering dell'assetto finale della nuova aerostazione, progettata da un architetto di fama mondiale, peraltro, come verificato in sede di accesso di questa Procura, ora ridotta ad un involucro ammalorato e abbandonato ad ogni tipo di saccheggio".
Secondo Rizzi "le difficoltà generate da un modello di conduzione rivelatosi disastroso e ad alto tenore di vischiosità gestoria sono tanto innegabili, quanto rilevanti. Queste difficoltà, però sembrano costituire un fin troppo efficace freno per l'assunzione di lungimiranti strategie, volte, per un verso, a valorizzare gli ingenti investimenti fatti nel recente passato nell'infrastruttura aeroportuale, e, per altro verso, a creare una efficiente combinazione con gli altri mezzi di trasporto (quello ferroviario e quello autostradale, che, pure, non sono immuni da aspetti seriamente problematici".
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