Il Consiglio dei ministri ha
impugnato la legge 23/2017 (collegata alla legge di stabilità
regionale) per la parte sulla 'Proroga dell'efficacia di
graduatorie di procedure selettive pubbliche dell'Azienda USl'.
La norma "invade la materia dell'ordinamento civile riservata
alla legislazione statale dall'art. 117, secondo comma, lettera
l), della Costituzione", si legge nel comunicato di palazzo
Chigi. Inoltre viola "il principio di coordinamento della
finanza pubblica di cui all'art. 117, terzo comma, della
Costituzione" e "contrasta con i principi di uguaglianza, buon
andamento e imparzialità della pubblica amministrazione di cui
agli articoli 3 e 97 della Costituzione". In dettaglio,
l'articolo 22 della legge prevede che l'efficacia delle
graduatorie "vigenti alla data di entrata in vigore della
presente legge e in scadenza nell'anno 2018, è prorogata di
ulteriori dodici mesi, decorrenti dalla data di scadenza del
termine di validità in essere alla data di entrata in vigore
della presente legge".
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