Il Tar ha respinto il ricorso con
cui l'impresa Tramoter di Saint-Christophe chiedeva di annullare
l'interdittiva antimafia del 25 maggio 2017 (una reiterazione di
quella del 6 ottobre 2015). L'istanza era stata presentata dopo
che, il 18 gennaio 2017, il tribunale aveva assolto Vincenzo
Furfaro (59) e la figlia Rossella (32), titolare, in un processo
su un presunto traffico di rifiuti da scavo provenienti anche
dal cantiere del parcheggio pluripiano dell'ospedale Parini. "La
sentenza invocata dalla ricorrente assolve gli imputati per
l'assenza di prova dei fatti contestati, dovuta alla
inutilizzabilità delle intercettazioni telefoniche disposte in
un diverso procedimento penale", sottolineano i giudici
amministrativi. La sentenza "non va dunque, di per sé, a
palesare una illogicità del quadro indiziario posto a fondamento
dell'originaria informativa, la quale, in ogni caso, era fondata
non solo sulle indagini" per "il delitto di" associazione a
delinquere, "ma su ulteriori elementi".
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