Il gip del tribunale di Aosta
Davide Paladino ha archiviato, su richiesta della procura, il
fascicolo per omicidio colposo a carico di Nicola Viotti, 42
anni, guida alpina di Alagna Valsesia (Vercelli). Era stato
indagato dopo che, il 20 aprile 2016, una valanga aveva travolto
e ucciso due scialpinisti piemontesi, suoi amici, sotto la vetta
del Rutor, nell'alta Valgrisenche: Franco Giuliano, morto a 67
anni, di Mezzenile (Torino) e Pietro Gilodi (59) di Cellio
(Vercelli). Per il pm e per il giudice Viotti, assistito
dall'avvocato Federico Parini del foro di Aosta, non aveva
assunto alcuna posizione di garanzia nei loro confronti, quindi
non c'era un rapporto guida-clienti.
Le due vittime erano molto conosciute nell'ambiente montano
piemontese: Franco Giuliano gestiva con il figlio il bivacco
sopra i Laghi Verdi, nelle Valli di Lanzo; Pietro Gilodi era
istruttore Cai di alpinismo ed era stato gestore di diversi
rifugi della Valsesia, tra cui il rifugio Gnifetti e la Capanna
Margherita.
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